TIM, è fatta: NetCo passa definitivamente a KKR. Il team in house

Dopo lunghe trattative, TIM ha reso noto di aver perfezionato la cessione di NetCo a Kohlberg Kravis Roberts & Co. (KKR) mediante il conferimento in FiberCop (società controllata al 58% da TIM) del ramo d’azienda di TIM che comprende l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale, e la successiva acquisizione dell’intero capitale di FiberCop da parte di Optics BidCo, società controllata da KKR.

Alla chiusura dell’accordo ha partecipato il team legale in house di TIM, coordinato dal general counsel, legal and tax affairs executive vice president e segretario del cda, Agostino Nuzzolo (in foto), e composto da Rocco RamondinoFederico Raffaele e Anna Ghergo.

I dettagli del closing

L’operazione, valorizzata fino a un massimo di 22,0 miliardi di euro comprensivi di earn-out legati al verificarsi di determinate condizioni, permette a TIM una riduzione dell’indebitamento finanziario in linea con quanto già comunicato al mercato. In particolare, il deleverage previsto al closing, al lordo degli aggiustamenti usuali per questa tipologia di operazioni, è confermato in 14,2 miliardi di euro.

Sono altresì confermati gli aggiustamenti e i costi di separazione pari a complessivi 0,4 miliardi di euro, in linea con quanto indicato al mercato nell’Addendum al Capital Market Day lo scorso 11 marzo, determinando un netto effettivo pari a 13,8 miliardi di euro. Si segnala inoltre che la componente di cassa corrispondente agli anticipi PNRR relativi a FiberCop, pari a 0,4 miliardi di euro, è stata deconsolidata nel contesto dell’operazione.

Si segnala infine, che, a seguito della cessione, i rapporti tra NetCo e TIM verranno regolati attraverso un Master Service Agreement (MSA) che ha durata di 15 anni, rinnovabile per ulteriori 15 anni, e i servizi saranno resi a prezzi di mercato e senza impegni minimi di acquisto.

L’operazione consente a TIM di adottare un nuovo modello aziendale che permetterà al Gruppo di competere in maniera più efficace sul mercato Consumer ed Enterprise in Italia, grazie a un maggior focus sulle componenti industriali e commerciali e a una solida struttura finanziaria.

A valle dell’operazione, l’organico totale di TIM scende da 37.065 a 17.281 persone, equivalenti a 16.135 full time equivalent.

Maggiori dettagli sul closing saranno forniti in occasione della conference call di presentazione dei risultati preliminari Q2 2024 che si terrà il prossimo 1 agosto.

Il commento dell’ad

“Il perfezionamento dell’operazione con KKR e MEF è frutto di due anni e mezzo di lavoro, che sono serviti a riallineare la gestione ordinaria di TIM e a individuare quelle soluzioni, industriali e finanziarie, che ci permetteranno di affrontare le prossime sfide che abbiamo davanti”, ha dichiarato Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM. “Raggiungiamo un traguardo che è anche un nuovo punto di partenza: lo abbiamo fatto centrando tutti gli obiettivi che avevamo annunciato e rispettando tutte le tempistiche promesse. Intendiamo continuare su questa strada per far crescere la fiducia dei dipendenti, dei clienti e degli azionisti. Primi in Europa, abbiamo scelto di separare l’infrastruttura dai servizi, per garantire lo sviluppo migliore, sostenibile e più rapido possibile. TIM resterà la Telco di riferimento in Italia, rimanendo l’operatore più infrastrutturato e offrendo servizi innovativi, sia sul fisso che sul mobile, a servizio di famiglie, Pubblica amministrazione e imprese”.

NOTE EDITORIALI

Delle trattative che hanno riguardato l’operazione di cessione di NetCo a KKR abbiamo parlato a lungo. Qui sotto gli articoli che abbiamo pubblicato negli ultimi mesi:

TIM conclude tre offerte di scambio funzionali alla vendita a KKR: i legali

Nadia Francesca Cipriano passa alla direzione legale di NetCo

Tim, vendita a Kkr di NetCo: arriva il via libera del Governo

Tim, sì alla vendita della rete al fondo Kkr. Tutti i legali

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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