Due operazioni straordinarie in Italia e in Brasile per Tim
Tim ha concesso al fondo Usa Kkr Infrastructure un periodo di esclusiva “in qualità di partner finanziario” per lo sviluppo della rete in fibra in Italia dopo la presentazione di un’offerta non vincolante per l’acquisto di circa il 40% della rete secondaria fibra-rame di Tim e in vista dell’auspicata integrazione con Open Fiber. Nel dettaglio, Tim creerà una newco wholesale denominata FiberCop in cui farà confluire la rete secondaria in fibra e rame, dai cabinets fino a casa, e Kkr ne acquisirà appunto una quota del 40% pari a 1,8 miliardi sulla base di un enterprise value di 7,5 miliardi.
Contestualmente, Tim e la spagnola e Telefonica, hanno avviato le negoziazioni per l’acquisizione congiunta della compagnia telefonica brasiliana Oi, in tutto o in parte. In caso di completamento dell’operazione, precisa la nota, “ciascuno riceverà una parte delle attività”. Oi (già noto come Telemar) è il principale gestore di telefonia fissa e il quarto gestore mobile in Brasile. Dopo essersi fuso nel 2013 con Portugal Telecom è stata ceduta per 7,4 miliardi di euro al gruppo francese Altice e nel giugno 2016 ha presentato domanda di protezione fallimentare da 19 miliardi di dollari. La società ha al momento una quota di mercato pari al 16% e 37 milioni di abbonati.
Gli aspetti legali dei dossier sono in mano a un team in house guidato dal general counsel Agostino Nuzzolo (nella foto) e dall’head of legal wholesale & technology Gianni Venditti. La squadra è stata supportata dai consulenti legali dello studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners. Lo studio rappresenta Tim sin dall’inizio dell’operazione con Kkr su cui sono impegnati i partner Francesco Gianni e Piero Fattori, i counsel Chiara Gianni e Ludovica di Paolo Antonio e l’of counsel Giulia Staderini.
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