Swiss Re: il viaggio (legale) per semplificare l’assicurativo
di alessio foderi
Il dipartimento legale iptiQ è uno dei sei team della divisione Swiss Re Division Legal & Compliance. Questo è stata creata nel 2016 per supportare Life Capital e ora proprio l’attività di iptiQ, start-up di Swiss Re, pensata per fornire soluzioni assicurative al dettaglio e innovative direttamente ai consumatori. «La nostra missione è ridurre il cosiddetto protection gap semplificando l’assicurazione», dice a MAG la general counsel Fabienne-Anne Rehulka…
Ma concretamente cosa significa semplificare l’assicurazione?
Semplificare l’assicurazione significa rendere il prodotto più comprensibile e accessibile. Ho vissuto e lavorato in diversi paesi (Francia, Regno Unito, Australia, Svizzera) ed è sempre uno spreco di energie identificare di quale copertura assicurativa ho bisogno (cambia a seconda della fase in cui mi trovo nella mia vita), di quale compagnia di assicurazioni fidarsi, qual è un prezzo ragionevole e come acquistarlo. Al momento di una richiesta di risarcimento, temo la risposta della compagnia di assicurazioni. È proprio questa perdita di energia e l’incertezza sulla copertura che cerchiamo di affrontare.
Quali sono le principali sfide che prevede per il suo ufficio legale nel 2021?
A parte la pandemia da Covid-19, che continuerà a cambiare il modo in cui lavoriamo, il 2021 probabilmente porterà sfide associate all’adozione di nuove tecnologie. I processi supportati dall’IT che introduciamo quotidianamente nella nostra attività, i trasferimenti di dati e l’utilizzo che dobbiamo appunto bilanciare con la protezione dei dati, ci richiedono di essere molto proattivi nell’identificazione e mitigazione dei rischi legali. In particolare, il rischio di incertezza cresce man mano che i nostri modelli di business utilizzano tecnologia e dati in modi non ancora non previsti dalle leggi sulle assicurazioni.
Quindi cosa state facendo per aumentare la fiducia delle persone nell’assicurazione rendendo i prodotti assicurativi più trasparenti e di facile accesso e valutazione?
Vengono effettuati investimenti significativi nella progettazione del prodotto e nel percorso del cliente, per semplificare sia la presentazione dei rischi coperti dal prodotto che il processo di acquisto. La divisione Legal & Compliance è una delle funzioni chiave con la responsabilità di garantire il giusto equilibrio tra troppe e troppo poche informazioni.
Puoi dirci di più su questa divisione?
Ad esempio, esaminiamo la documentazione del prodotto dal punto di vista del cliente per garantire che il cliente abbia accesso alle informazioni pertinenti. Miriamo inoltre a mitigare il rischio di confusione o incomprensioni. I prodotti assicurativi possono essere complessi in quanto i rischi che coprono sono generalmente complessi e questo è spesso un ostacolo all’apprezzamento del valore o alla fiducia del prodotto. Un altro esempio sono le fasi che portano all’acquisto di un prodotto assicurativo: mentre oggigiorno l’accesso via Internet è la norma, le normative potrebbero ancora richiedere firme nero su bianco o documentazione cartacea. Cerchiamo di unire i puntini fra questi due mondi proprio per aiutare i consumatori.
Tuttavia il ruolo della tecnologia è sempre più importante. Come affrontarlo?
La sfida principale dal punto di vista legale nell’adozione della tecnologia è comprendere il linguaggio tecnico IT e tradurlo in concetti legali. Ho avuto l’opportunità di imparare il linguaggio dell’underwriting all’inizio della mia carriera: ciò ha riguardato la traduzione di formule Excel in parole, un set di competenze è stimolante quanto l’apprendimento di una nuova lingua. Gli avvocati specializzati in tecnologie sono prima di tutto avvocati che sanno parlare fluentemente il linguaggio tecnico informatico per poi capire cosa si sta assemblando, come viaggiano i dati, chi fa cosa e infine quali leggi e regolamenti si applicano.
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