Swiss LegalTech Association: un ponte verso il futuro del mondo legale
Il settore dei servizi legali sta entrando in una fase di profonda trasformazione verso un nuovo ecosistema per tutta l’industria: dagli avvocati, agli imprenditori fino agli investitori, accademici e professionisti. In questo panorama la Swiss LegalTech Association (SLTA) si propone di essere un’associazione neutrale e senza scopo di lucro che mira a riunire la comunità LegalTech svizzera strizzando l’occhio all’estero. MAG ha parlato con Christoph Küng (nella foto), co-fondatore e presidente dell’associazione.
Lei ha fondato la SLTA. Ma, di fatto, quando è nato il suo interesse per questo settore?
Nel 2014, partecipando a diverse conferenze internazionali di LegalTech mi sono reso conto che l’industrializzazione interesserà anche la professione legale e il mercato legale. Durante quel periodo, poi, lavoravo nell’ufficio legale di una grande banca e ho realizzato quanto fossero antiquati e inefficienti i processi interni. Il mercato legale svizzero era molto opaco e non c’era intenzione di cambiarlo. A quel tempo, mi sono trovato davanti a due evidenze: l’estero, mi riferisco specialmente alle regioni anglosassoni dove si potevano vedere i primi cambiamenti, e la Svizzera, dove i professionisti lavoravano nel campo legale come 100 anni fa.
Quindi, ha sentito che qualcosa doveva cambiare…
In quel momento c’erano ancora poche persone che si trovavano davanti alla mia stessa situazione. Così nell’autunno 2015 insieme a Antoine Verdon, che la pensava come me, ho fondato la Swiss LegalTech Association (SLTA). Successivamente, abbiamo realizzato che il tempismo è stato ottimo. Anche se la comunità LegalTech era ancora scarsa, coloro che vi aderivano erano molto convinti e dinamici. Negli anni a venire abbiamo chiaramente alzato il livello del LegalTech in Svizzera.