Stipendi in salita per gli in house

La pandemia non ha arrestato l’aumento degli stipendi dei giuristi d’impresa, che sono cresciuti nel 2020 dell’8% su base annua.

Lo rivela una survey condotta dall’Association of Corporate Counsel (Acc) e da Empsight di cui abbiamo dato notizia su inhousecommunityus.com. In particolare, lo studio si concentra sulle remunerazioni percepite dai legali in house americani che lavorano per aziende che fatturano fino a due miliardi di dollari all’anno.

In media i chief legal officer (CLO) e i general counsel (GC) guadagnano 270mila dollari l’anno (circa 233mila euro) a fronte dei 250.500 del 2020. Inoltre, i CLO hanno mediamente percepito un bonus annuale legato al raggiungimento dei propri obiettivi pari a 75mila dollari. In totale, dunque la media dello stipendio annuale sale a 315mila dollari contro i 287.500 nel 2020.

Una buona notizia, nonostante la crisi, che dimostra quanto sia divenuto sempre più centrale il ruolo dei giuristi d’impresa. In parte, la pandemia stessa lo ha reso più evidente dimostrando quanto i legali in azienda siano importanti per gestire con rapidità e successo gli scenari inediti nel rispetto della legalità.

Non male dunque considerando che, per quanto il benessere abbia assunto negli ultimi anni grande rilevanza per i lavoratori, lo stipendio rimane un elemento fondamentale. La “competitività degli compensi” è infatti la preoccupazione più menzionata dagli intervistati, seguita dalla flessibilità e dai benefit.

 

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