Spaccate quel soffitto

In un sondaggio di Wyser, la cultura aziendale è stata indicata come uno dei principali fattori che tiene in piedi il soffitto di cristallo

di michela cannovale

QUESTO ARTICOLO COMPARE NELL’ULTIMO NUMERO DI MAG

La prima ad utilizzare l’espressione ‘soffitto di cristallo’ (‘glass ceiling’ in inglese) durante una tavola rotonda della Women’s Exposition di New York, nel 1978, fu Marilyn Loden, che ai tempi ricopriva il ruolo di manager della New York Telephone. La utilizzò un po’ per caso, rispondendo a chi le chiedeva come mai fosse una delle poche donne nella sua azienda ad aver raggiunto una posizione apicale. “Mi sembra che esista una sorta di barriera invisibile ai progressi, una barriera che la gente neanche vede, come fosse un soffitto di cristallo”, disse.

Le parole di Loden furono riutilizzate nel 1984 da Gay Bryant, fondatrice e direttrice della rivista Working Woman, che in un’intervista affermò: “Le donne hanno raggiunto un certo livello di avanzamento – quello che io chiamo il ‘soffitto di cristallo’. Sono arrivate a ricoprire ruoli di management intermedio, ma non vanno oltre: sono ferme, come bloccate. Non c’è abbastanza spazio per tutte quelle donne ai vertici. Alcune si stanno orientando verso il lavoro autonomo. Altre escono definitivamente dal mercato e mettono su famiglia”.

Due anni dopo, il Wall Street Journal decise di intitolare uno dei suoi pezzi “Il soffitto di cristallo: perché le donne non riescono a rompere la barriera invisibile che impedisce loro di raggiungere le cariche più alte”. Questa barriera veniva descritta così: “Qualcosa che non si potrebbe trovare in alcun manuale aziendale né discutere in una riunione di lavoro, ma che è piuttosto un fenomeno invisibile, segreto, non detto, e che di fatto mantiene la leadership esecutiva nelle mani dei maschi caucasici”.

Marilyn Loden è mancata solo un anno fa e, incredible but true – direbbe lei – per tutta la sua vita ha avuto a che fare con quella dannata barriera che la gente neanche vede, ma di certo sente. 

Pensate che, secondo l’ultima indagine di Wyser, per il 47% dei professionisti oggi il soffitto di cristallo non solo esiste eccome pur rimanendo invisibile, ma è sicuramente riconducibile solo a pregiudizi di genere. La cultura aziendale è stata indicata nel 33% dei casi come uno dei fattori che contribuisce a sostenere questa barriera, seguito dal ruolo sociale che viene attribuito alle donne (19%) e dall’assenza di role model (7%).

Quando ho letto questi dati mi sono fiondata da Carlo Caporale, amministratore delegato di Wyser, per capire esattamente a che punto siamo. Il nostro botta e risposta lo trovate come al solito nell’ultima puntata di Diverso sarà lei. Buon ascolto a tutti!

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

SHARE