Sondaggio Confindustria Brescia: l’Italia ostacola la nascita delle imprese
Il nostro Paese ostacola la nascita delle imprese con burocrazia, tasse e scarsa cultura di impresa. A pensarlo è un campione intervistato di oltre 1.300 aziende e un migliaio di cittadini della provincia di Brescia, in occasione della ricerca di ELI-Essere l’Impresa promossa dal gruppo LE Imprenditrici e realizzata da NOMESIS Ricerche e Soluzioni di Marketing.
La percezione dell’utilità sociale della figura dell’imprenditore ha registrato un voto – su una scala tra 1 (per nulla utili) e 10 (molto utili) – di 7,8 tra i rispondenti. Rispetto alle caratteristiche personali degli imprenditori vengono visti come determinati (54,9), motivati e pronti alle sfide. Solo il 19,4% degli intervistati ritiene che siano più motivati a inseguire il guadagno di quanto non siano spinti ad auto-realizzarsi nel lavoro.
I fattori che determinano il successo sono le competenze e le relazioni. Nell’intreccio con il contesto si evidenzia un caleidoscopio di atteggiamenti. Su fiducia e modelli decisionali degli associati a Confindustria Brescia la velocità è la cifra del lavoro imprenditoriale; solo il 10% prende decisioni da solo; la metà interpella consulenti esterni; solo il 3% degli associati ritiene che l’immagine aziendale verso l’esterno trasmessa dai collaboratori sia negativa. Infine, il rapporto con Confindustria Brescia evidenzia luci e ombre. Il 50,8% dà un voto di piena soddisfazione (8-10). Circa il 30% degli associati indica di conoscere poco o per nulla l’attività dell’Associazione e il 25% si sente poco o per nulla rappresentato.