Scandalo Volkswagen: qual è la responsabilità del general counsel?

I riflettori dello scandalo Volkswagen si stanno muovendo e sembra che presto saranno puntati sul general counsel David Geanacopoulos. L’avvocato che lavora nell’azienda tedesca da 7 anni e che è il responsabile per gli affari legali negli Stati Uniti, si sta infatti occupando di 20 cause legali federali che sono già state depositate negli Usa in relazione all’indagine sulla truffa dei test sulle emissioni inquinanti. 

Proprio una settimana fa la US Environmental Protection Agency ha accusato Volkswagen di aver installato su 500.000 veicoli diesel dei software creati per falsificare i test sui gas di scarico che vengono fatti negli Stati Uniti. Dopo qualche giorno la casa automobilistica tedesca ha però ammesso che il numero delle automobili coinvolte nello scandalo era molto più alto: ben 11 milioni di veicoli. Oltre alle indagini EPA, che per prima ha scoperto gli illeciti, il Congresso Usa e il Dipartimento di Giustizia hanno già annunciato l’intenzione di iniziare un’indagine penale.

Così mentre il giornale tedesco Die Welt afferma che il governo tedesco era a conoscenza della manipolazione dei controlli dei gas di scarico da parte della Volkswagen, c’è anche chi si chiede quali siano le responsabilità di chi occupa le posizioni di vertice all’interno dell’azienda, come, ad esempio, il general counsel.

Il tema delle sue eventuali responsabilità è stato affrontato da Big business law. Secondo il sito di informazione è ancora presto per poter dire se e in che misura il general cousel fosse a conoscenza degli 11 milioni di veicoli con le emissioni truccate. Esperti di corporate governance intervistati da Big Business Law hanno spiegato che questo scandalo non può essere paragonato a quello che aveva coinvolto General Motors nel 2014 e in cui la società era stata accusata di aver volutamente tenuto nascosto un difetto all’interruttore di accensione di alcune sue autovetture. All’epoca il general counsel, ricorda il sito, mantenne la sua carica ma vennero licenziati altri membri dell’ufficio legale, incluso il senior safety lawyer. 

Joseph Grundfest, professore di corporate governance alla Stanford Law School, ha dichiarato: “Non voglio speculare su questa cosa. Ma penso che, in situazioni come queste, ci siano le stesse probabilità che l’avvocato sia stato ingannato come chiunque altro, o che invece ci fosse dentro fino al collo”.

 

   

 

 

 

 

 

 

 

Gennaro Di Vittorio

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