Salary survey 2016: quanto guadagnano e come stanno gli in house inglesi?

Quanto vengono pagati gli avvocati? Ma anche: a quanto ammontano i loro bonus, quali benefici offrono loro gli studi e le aziende e persino qual è il loro livello di soddisfazione. Sono alcune delle domande che la Salary Survey 2016 – la classifica annuale di The Lawyer – ha rivolto a oltre 6.000 avvocati tra liberi professionisti e in house del Regno Unito e degli Stati Uniti.

Per quanto riguarda i giuristi d’impresa, la Salary Survey rivela che un in house su cinque, tra quelli che lavorano nelle grandi multinazionali, ha ricevuto un aumento di stipendio di oltre il 10%. Il numero dei fortunati scende invece a uno su dieci se si prendono in esame solo le piccole e medie imprese. Sempre sul fronte stipendi la ricerca ha scoperto che il salario base per un in house che lavora in un grande team va da 30 mila a 45 mila sterline di Londra. Sui 20 mila si aggira invece lo stipendio dei giuristi che iniziano a lavorare in un ente no profit. Mentre i general counsel possono aspirare a una busta paga di circa 115 mila sterline. Attenzione però: secondo la survey si tratta soprattutto di in house che lavorano nel settore bancario e finanziario.

Buone notizie anche sul fronte bonus. La Salary Survey 2016 rivela infatti che il 69,5% degli in house ha ricevuto un bonus durante l’anno in corso. Una percentuale in aumento rispetto al 48,5% del 2015. Sono esclusi però da questa cifra i giuristi delle piccole e medie imprese che secondo la ricerca sono stati premiati solo nel 43,5% dei casi. Per quanto riguarda l’ammontare del bonus sembra che gli in house se la passino meglio dei liberi professionisti: quasi un terzo ha ricevuto un bonus equivalente a oltre il 20% del proprio stipendio base. Si tratta di una cifra che secondo la ricerca gli avvocati che lavorano nelle law firm raggiungono solo nel 10% dei casi contro il 30,3% degli in house.

Partita vinta per gli in house anche per quanto riguarda i benefici. Nella Salary Survey si legge infatti che gli avvocati d’impresa, a differenza dei colleghi che lavorano negli studi, hanno spesso diritto anche a un’automobile aziendale, al parcheggio gratuito. Ma non solo. Tra i veri benefici di cui gode chi ha scelto la carriera in azienda c’è l’orario flessibile che riguarda oggi circa il 17% degli in house.

Eppure bonus e benefici non danno la felicità. A leggere le risposte degli in house intervistati da The Lawyer, sembra infatti che i giuristi d’impresa non siano molto più soddisfatti dei colleghi che lavorano negli studi legali. Meno della metà degli in house ha infatti dichiarato che sarebbe disposto a scegliere di nuovo la facoltà di legge. Un quarto ha invece ammesso che non rifarebbe questa scelta.

 

 

 

 

 

 

Gennaro Di Vittorio

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