Rinascere dalla crisi. Consigli per i general counsel

Per i general counsel quelle che stiamo vivendo sono settimane particolarmente complicate. L’emergenza sanitaria del coronavirus sta cambiando le loro priorità e li sta costringendo a misurarsi con questioni legale nuove e delicate.  Dal momento che il governo ha iniziato a studiare la fase della ripartenza, cominciare a pensare al futuro prossimo potrebbe essere, anche per i giuristi d’impresa, un buon esercizio per affrontare le sfide che li attendono per il resto dell’anno. A questo proposito, questa settimana, mi sono imbattuta nella lettura di un articolo interessante scritto da due partner della boutique statunitense R. McConnell Group ­per Corporate Counsel e di cui vorrei parlarvi oggi.  In particolare, secondo i professionisti, sono cinque gli aspetti su cui i direttori affari legali potrebbero riflettere: budget, gestione del rischio, potenziali frodi e contenziosi, compliance e pianificazione strategica.

Partiamo dal budget. Visto che si profila una recessione, andrà ulteriormente tagliato. Un bel risparmio arriverà sicuramente dalle spese di viaggio ma nonostante questo, a diversi general counsel sarà chiesto di ridurre spese interne ed esterne. I consigli degli avvocati sono in questo caso quello di partire dalle posizioni vacanti e dalla riprogettazione dei compiti delle risorse della direzione per rispondere alle nuove esigenze aziendali e quello di negoziare con gli studi esterni – privilegiando quelli con cui intercorrono rapporti di lungo corso – tariffe ridotte e forfettarie, rimandando i progetti meno urgenti.

Rispetto alla gestione del rischio, dal momento che in periodi difficili diventa ancora più importante garantire il controllo del livello di tolleranza al rischio, sarebbe utile preparare la leadership dell’azienda al fatto che al rientro si porrà la necessità di avviare un dialogo costante e più autorevole su questi temi.

Si prevedono indagini e azioni legali su potenziali frodi e contenziosi su più fronti, dall’occupazione alla supply chain. Visto che servirà più attenzione di prima per evitare di incorrere in problematiche che potrebbero risultare molto dispendiose, è importante individuare i rischi per la propria azienda e preparare, di conseguenza, dei modelli e dei piani di gestione delle problematiche che potrebbero verificarsi.

La compliance andrà osservata a vista, sia perché si profilano all’orizzonte nuove normative, sia perché cambiando le modalità di lavoro, alcune attività potrebbero comportare rischi maggiori o minori rispetto al solito.

La pianificazione strategica sarà centrale per rimodulare l’ufficio legale, servirà un esercizio di autoanalisi per far sì che dalla crisi possa rinascere una direzione più efficiente.

«Se pensate ora a questi problemi, questo e il prossimo anno saranno più facili», concludono gli esperti.

Del resto, giocare d’anticipo, fa parte del vostro mestiere…

Gennaro Di Vittorio

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