Randstad: il 62% dei lavoratori teme di perdere il lavoro per il Covid

I lavoratori italiani sono i primi in Europa per paura di perdere il lavoro. Per il 60% il Covid-19 ha già avuto un impatto negativo. Questo è vero soprattutto i lavoratori più giovani (84% dei 18-24enni e 69% dei 25-34enni contro solo il 46% degli over 55). In caso di disoccupazione, poi, il 52% crede in un supporto dell’impresa, il 54% del governo.

Questo è quanto emerge dall’ultima edizione del Randstad Workmonitor – l’indagine sul mondo del lavoro di Randstad, condotta a maggio in 15 Paesi del mondo su un campione di oltre 400 lavoratori di età compresa fra 18 e 67 anni per ogni nazione, che lavorano almeno 24 ore alla settimana e percepiscono un compenso economico per questa attività – che ha analizzato l’impatto del Covid-19 sul mondo del lavoro

L’indagine, inoltre, ha anche preso in considerazione le reazioni di imprese e lavoratori alla situazione di emergenza. Complessivamente il 70% dei dipendenti si è adattato alla nuova situazione lavorativa, l’80% pronto al lavoro digitale; per la maggioranza del campione l’azienda investe in tecnologie (62%), formazione (61%) e mette a disposizione strumenti (59%) per aiutare il personale.

 

Gennaro Di Vittorio

SHARE