Quanto vale il mercato dell’intelligenza artificiale?
Il mercato dell’Artificial Intelligence ha risposto bene all’emergenza sanitaria, segnando una crescita del 15% rispetto al 2019 e raggiungendo un valore di 300 milioni di euro, di cui il 77% commissionato da imprese italiane (230 milioni) e il 23% come export di progetti (70 milioni). Questo è quanto emerge dai risultati della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano.
La spesa, si legge, è trainata dalla componente dei software, che vale il 62% del mercato, i servizi valgono il 38%, marginale la componente hardware. La maggior parte degli investimenti è dedicata ai progetti di Intelligent Data Processing (33%), algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati, mentre le iniziative che sono cresciute di più in termini di risorse sono chatbot e virtual assistant (10%, +28%). Nonostante i problemi di budget dovuti alla pandemia siano stati una forte barriera alla diffusione di soluzioni di AI (indicata dal 35% delle aziende), queste sono ormai presenti nel 53% delle imprese medio-grandi italiane e sono cresciute le realtà che hanno in corso progetti pienamente operativi, passate dal 20% del 2019 all’attuale 40%.
L’AI nelle imprese
Inoltre, più di metà delle 235 imprese medio-grandi italiane analizzate dall’Osservatorio ha attivato almeno un progetto di AI nel corso del 2020. Ma emergono differenze notevoli fra le grandi imprese, dove queste iniziative sono presenti nel 61% dei casi e si concentrano sulla crescita organizzativa e culturale oltreché sulla valorizzazione dei dati e lo sviluppo di algoritmi, e le medie aziende, che appaiono ancora poco mature e hanno progetti attivi solo nel 21% dei casi. Il 91% del campione ha un giudizio positivo sulle iniziative di AI, con risultati sopra (45%) o in linea (46%) con le aspettative, solo il 9% sperava in risultati migliori.
La pandemia, quindi, non ha frenato il percorso di avvicinamento all’AI delle imprese, ma ha comunque ridotto le risorse disponibili. La diminuzione del budget è stata la principale barriera all’adozione delle soluzioni di AI, indicata dal 35% del campione, soprattutto nelle realtà più piccole e nei settori più colpiti come la manifattura. Gli altri ostacoli più rilevati dalle aziende sono lo scarso impegno del top management (34%), la limitata cultura digitale aziendale (26%) e la difficoltà a definire come applicare l’AI all’interno del business (26%).