Produzioni Tv e fiction, una distinzione fondamentale
Le stesse problematiche del cinema sono proprie di ogni altra forma di intrattenimento audiovisivo, in primis quella televisiva. Ne abbiamo parlato con un professionista del settore: Dario Morelli, head of legal di Fremantle (casa di produzione di programmi come X-Factor e Italia’s Got Talent e serie televisive come Un Posto Al Sole) e, da quest’anno, anche di The Apartment Pictures, casa che ha recentemente prodotto serie come The Young Pope e L’amica geniale.
«L’impatto delle misure di sicurezza sul settore è pesantissimo – spiega l’avvocato a MAG – ma è necessario fare una distinzione tra programmi TV e le fiction vere e proprie».
Cosa cambia tra questi due format?
I programmi TV appartengono idealmente al settore dell’informazione, che è sulla carta un settore strategico, e quindi non sono obbligati a chiudere. Inizialmente hanno semplicemente eliminato il pubblico in studio; ma il prodotto finale spesso ne ha risentito (penso alla finale di Italia’s Got Talent, fatta in un teatro a porte chiuse) e quindi in molti casi si è scelto di interrompere del tutto le attività in attesa di tempi migliori.
Le serie TV e le fiction invece sono bloccate come il cinema…
Sì, è tutto completamente fermo. L’esempio di Un Posto Al Sole, telefilm che andava avanti ininterrottamente (salvo pause estive) da 24 anni è emblematico. In più, non si ha ancora contezza di quando o come si potrà riprendere: e il tutto è aggravato dal fatto che, anche una volta passato l’effetto delle misure di contenimento di larga scala, basterebbe una singola persona malata su un set per costringere tutti alla quarantena. Le uniche cose che stanno andando avanti sono la scrittura, per gli autori, oltre a piccole produzioni digital destinate alla fruizione su internet.
Quali misure servirebbero per consentire la ripresa economica del settore?
Ci sono tavoli in corso tra produttori e compagnie assicurative per allargare le maglie dei prodotti assicurativi, che di solito non coprono le interruzioni o i mancati inizi delle produzioni. Sono state avanzate proposte di creazione di un fondo di riassicurazione, ma attualmente non mi sembra ci sia ancora niente di concreto. Sicuramente il comparto assicurativo potrebbe agevolare la ripartenza, anche più degli aiuti di stato che difficilmente possono incidere altrettanto sull’operatività.
Ritiene che gli effetti del lockdown si propagheranno a lungo sul settore anche dopo la ripresa delle attività?
È difficile dirlo ora, perché sappiamo troppo poco. Cosa stiamo davvero aspettando? Che i casi si azzerino? Che arrivi un vaccino? Al momento tutti i contratti sono sospesi, ma alcune sospensioni si sono già trasformate in interruzioni definitive. Senza contare che, mentre telefilm come Un Posto Al Sole possono tornare in onda in breve tempo dopo la ripresa delle produzioni, molte serie TV hanno periodi di gestazione lunghissimi, di mesi o addirittura superiori all’anno: il palinsesto per il 2021 per questo è già necessariamente compromesso.