Prada verso la riorganizzazione aziendale
Contenimento dei costi, nuovi manager, “digitale diffuso” e nuovi prodotti per soddisfare le esigenze dei clienti di tutto il mondo. Sono questi gli ingredienti del progetto di riorganizzazione aziendale annunciato dall’amministratore delegato Patrizio Bertelli. Il manager ne ha parlato in occasione della diffusione dei dati dei primi nove mesi del 2015, che hanno visto i profitti netti scendere del 26,4%. “Consapevoli anche del profondo mutamento in atto nel settore dei beni di lusso – ha detto Bertelli – la società sta rafforzando le iniziative commerciali e di prodotto; mettendo in atto ulteriori azioni di contenimento dei costi; rivedendo l’organizzazione aziendale per snellirne i processi, ma soprattutto rafforzandola con nuove figure chiave”.
Inoltre il presidente del gruppo Prada, Carlo Mazzi, interpellato da Corriere Economia, ha dichiatato: “C’è una presa di coscienza della necessità di strutturare l’azienda con una configurazione diversa da quella che ha avuto finora, che è stata soprattutto di tipo familiare, per adeguarla alle dimensioni assunte dal gruppo. Il nostro obiettivo del 2016 è quello di una forte revisione dell’organizzazione. Sappiamo che abbiamo diverse aree da coprire nel commerciale, innanzitutto, con settori anche grandi di regioni da sovrintendere; nell’industriale, nell’area tecnica; nella comunicazione. Come dev’essere la nuova struttura l’abbiamo chiaro in mente, come sarà nel dettaglio dipenderà dalle persone”.
E nell’ambito di questa riorganizzazione, la società ha dichiarato di non esclude nemmeno la creazione di una figura di “direttore generale” finora assente nel gruppo Prada. Mentre per quanto riguarda gli obiettivi 2016, i vertici della società hanno parlato del progetto “digitale diffuso” – una serie di strumenti che verranno forniti ai negozi per facilitare la relazione con i clienti – e l’ampliamento del range dei prodotti perché, come ha dichiarato Mazzi: “Operiamo dalle Hawaii alla Russia, dagli Stati Uniti all’America del Sud alla Cina, abbiamo bisogno di una gamma di prodotti più completa su tutti i segmenti per accontentare clienti diversi tra di loro. Abbiamo già iniziato allargando il range dei nostri prodotti e siamo riusciti a guadagnare spazio nella fascia di mercato che era tipica di Hermes e Chanel. Adesso dobbiamo concentrarci sulla nostra fascia classica”.