Poke House, round serie B da 20 milioni di euro. I legali interni

Eulero Capital, FG2 Capital e MIP puntano sulla scaleup a più alta crescita del mercato della ristorazione fast casual. In programma 200 nuove aperture e l’ingresso in Francia e Regno Unito.

Poke House perfeziona il round di finanziamento serie B da 20 milioni di euro. È guidato da Eulero Capital, con il sostegno di FG2 Capital e il reinvestimento di Milano Investment Partners. L’iniezione di capitale arriva dopo neanche un anno dal primo round da 5 milioni di euro guidato da MIP. La foodtech del poke che, nonostante la pandemia, è cresciuta raggiungendo un valore d’impresa pari a 100 milioni di euro.

Gli aspetti legali sono stati curati da Giulia Bergamasco head of legal di Poke House con il supporto degli avv. Pietro Venturini e Paolo Guaragnella dello Studio Legance.

Gli aspetti finanziari del deal per Poke House sono stati curati da Fulvio Gregoracce di FG2 Capital.

Eulero Capital è stata assistita dagli avv. Andrea Giardino e Giuseppe Toia dello Studio Gatti-Pavesi-Bianchi-Ludovici, da Alberto Pentimalli (CIGP – Compagnie d’Investissements et de Gestion Privée) e da Flavio Sciuccati e Alessandro De Biasio di The European House – Ambrosetti. MIP è stata supportata dagli avv. Edoardo Canetta e Maria Laura Zucchini dello Studio Chiomenti.

Il concept, nata a novembre 2018 dall’idea dei due giovani fondatori Matteo Pichi e Vittoria Zanetti, ha all’attivo 30 insegne tra Italia, Portogallo e Spagna, un team di più di 400 persone. Il fatturato atteso nel 2021 supera i 40 milioni.

I proventi del round daranno ulteriore slancio al piano di sviluppo ed espansione di Poke House. Infatti è in programma l’apertura di 200 nuovi locali anche intercettando opportunità in altri mercati esteri dove sono previste ulteriori House prima dell’estate.

Per approfondimenti sulla notizia leggi foodcommunity.it.

 

Gennaro Di Vittorio

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