Osborne Clarke: nei prossimi 5 anni la realtà aumentata offrirà maggiori opportunità rispetto all’AI

I dirigenti di tutto il mondo ritengono che la realtà virtuale e la realtà aumentata offrano maggiori opportunità dell’intelligenza artificiale, e questo in vista dell’adozione della connettività di nuova generazione nei prossimi cinque anni. Il 78% delle aziende a livello globale (circa 8 su 10) crede, infatti, che AR e VR avranno un impatto significativo sul business da qui al 2022 – a fronte del 76% di chi pensa accadrà lo stesso per l’AI. È quanto emerge da una ricerca commissionata da Osborne Clarke.

Per quanto riguarda l’Italia le percentuali sono significativamente più alte: l’86% di chi ha risposto ritiene che VR e AR rappresentino un’opportunità (il 36% di questi la sottolinea come particolarmente importante, in linea con il campione globale) e la stessa percentuale, 86%, ritiene che pure l’AI rappresenti un’opportunità (il 50% la indica come particolarmente importante a fronte del 33,5% del campione globale).

The Next Generation Connectivity report – che ha interessato dirigenti e manager di 11 differenti paesi – è stato realizzato dall’Economist Intelligence Unit.

È anche emerso che VR e AR sono considerate un’importante opportunità dal 44% di chi lavora nel settore digital business, dal 43% di chi lavora in quello immobiliare e dal 32% di chi lavora nell’energy.

Inoltre, il 27% di chi lavora nel settore del digital business afferma che una migliorata capacità di fornire VR e AR utilizzando la connettività di nuova generazione sarà fondamentale nei prossimi cinque anni.

«L’adozione dell’AR e della VR offre enormi opportunità di business in tutti i settori. Le società immobiliari saranno in grado di mostrare ai possibili acquirenti come saranno gli edifici ancora in costruzione una volta completati, mentre – attraverso l’AR – i dipendenti delle divisioni di stoccaggio potranno sapere in tempo reale lo stato del magazzino; il settore healthcare potrà usare la VR per le operazioni chirurgiche in remoto. VR e AR faranno un’enorme differenza nel modo di gestire il business nei prossimi cinque anni», ha dichiarato Gianluigi Marino (nella foto), partner di Osborne Clarke.

Gennaro Di Vittorio

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