Non solo lo stipendio: per gli italiani contano anche i benefit
Quando si parla di lavoro, uno degli aspetti principali che cattura l’attenzione è sicuramente lo stipendio. Molti tendono a valutare una proposta lavorativa basandosi quasi esclusivamente su questo fattore, poiché è la forma più tangibile di retribuzione. Tuttavia, negli ultimi anni, è sempre più evidente come lo stipendio, pur essendo importante, non sia l’unico elemento che conta. I benefit offerti dalle aziende stanno assumendo un ruolo cruciale nel determinare la soddisfazione e il benessere dei dipendenti. Tra questi, buoni pasto, ferie aggiuntive, flessibilità oraria, assicurazioni sanitarie e molte altre agevolazioni giocano un ruolo determinante.
A rivelarlo è lo studio “People at Work 2024: a Global Workforce View” dell’istituto ADP Research, che a oltre 24mila lavoratori in 18 Paesi (2mila in Italia) ha fatto questa domanda: “Se non ricevessi un aumento .di stipendio, quale alternativa vorresti ottenere?”,
Secondo quanto rilevato, il 52,7% degli italiani intervistati ritiene che lo stipendio sia la motivazione più importante nel lavoro. Il 45% si sente addirittura sottopagato. Il 53,7% dichiara poi di avere avuto un aumento nell’ultimo anno (una crescita dall’1 al 15%), mentre un 56% si aspetta di riceverlo nei prossimi 12 mesi.
Per quanto riguarda le risposte in merito ai benefit desiderati, i buoni acquisto sembrano la soluzione più gradita dai lavoratori italiani (42%), a seguire un pagamento una tantum per contrastare l’inflazione (35%) e il desiderio di un incentivo una tantum come per esempio ferie o meriti (32%).

“I benefit aziendali sono vantaggi non monetari che le imprese offrono ai propri dipendenti oltre alla retribuzione economica. Questi possono variare in base alla tipologia di lavoro, al settore e alla dimensione dell’azienda, ma hanno un obiettivo comune: migliorare la qualità della vita dei lavoratori e, di conseguenza, aumentare la loro produttività e fedeltà all’azienda. Se lo stipendio resta un fattore chiave, la soddisfazione lavorativa e la qualità della vita professionale dipendono sempre di più dai benefit che un’azienda è in grado di offrire. Un pacchetto di benefit ben strutturato può fare la differenza tra un lavoratore soddisfatto e motivato e uno che vede il proprio lavoro come un semplice obbligo. Le aziende che comprendono l’importanza di andare oltre la retribuzione monetaria sono quelle che riescono a trattenere i talenti, creare un ambiente di lavoro positivo e ottenere i migliori risultati” ha dichiarato Marcela Uribe (in foto), general manager Southern Europe ADP.
Sembra dunque che l’adozione di benefit o di soluzioni alternative all’aumento di stipendio portino a un miglioramento del benessere del dipendente e aumentino la sua fidelizzazione, riconoscendogli un maggiore valore e creando un miglior equilibrio vita-lavoro.