Buongiorno a tutti. Questa è Avvocati in da house e oggi è il 23 febbraio.
Iniziamo con le belle notizie: buone nuove sul fronte M&A. I deal potrebbero riprendere a crescere nel 2024 grazie alla spinta dell’intelligenza artificiale. Le aziende stanno orientando sempre di più la loro attenzione e le loro risorse verso le imprese basate sulle nuove tecnologie. L’AI, insieme alle competenze tecniche delle start up del settore, è vista infatti come un potenziale vantaggio per le operazioni M&A e per la creazione di valore aggiunto. “Una rinnovata attenzione per la tecnologia, in particolare per l’AI, dovrebbe dare impulso alle operazioni di mid-market e alle acquisizioni di piccole-medie dimensioni, che contribuiranno a incrementare i livelli complessivi di attività, in quanto i buyer sfrutteranno le opportunità di crescita a prezzi migliori”, spiega Andrea Scaffidi di WTW, in un approfondimento che abbiamo pubblicato qui.
Poi: Snam, con il suo team legale interno, ha finalizzato l’emissione in dual tranche del suo primo green bond e di un sustainability-linked bond, per un valore rispettivamente di 500 milioni di euro e di 1 miliardo di euro.
A proposito di sostenibilità: il percorso verso un’economia più sostenibile dal punto di vista climatico e ambientale, promosso da consumatori, investitori e istituzioni, accelererà la trasformazione verde delle aziende e porterà a un aumento delle opportunità di impiego nell’ambito della sostenibilità, creando fino a 30 milioni di nuovi posti di lavoro nel mondo entro il 2030. E anche questa sarebbe una bella notizia. Peccato che le competenze verdi scarseggino, tanto che il 94% dei datori di lavoro a livello globale riconosce di non avere in azienda i professionisti necessari per raggiungere i propri obiettivi ESG. È quanto afferma il report “Building Competitive Advantage with A People-First Green Business Transformation” di ManpowerGroup.
Altra notizia, ma decisamente più brutta che bella: sebbene negli ultimi trent’anni le donne abbiano fatto passi da gigante in tema di partecipazione al mercato del lavoro, la parità è ancora lontana. Basti pensare che è come se le lavoratrici italiane iniziassero a percepire uno stipendio a partire da febbraio, pur lavorando regolarmente dal 1° gennaio, secondo la fotografia scattata da LHH, Osservatorio JobPricing e IDEM.