Nella scelta dei consulenti esterni non vince il prezzo
Competenza e relazioni armoniose sono i criteri che guidano un general counsel nella scelta del consulente esterno. Richard Stock di Catalyst Consulting ha analizzato per Corporate Counsel un recente studio in cui si afferma che questi fattori battono quello della convenienza economica.
“Così succede che la maggior parte delle rishieste di servizi legali vengano rivolte agli studi legali più importanti”, spiega Stock. E questo nonostante la stessa ricerca riveli che solo il 17% dei legali in house pensa che gli studi leader siano migliori rispetto agli altri.
I dipartimenti legali – emerge dalla ricerca – accettano di pagare fino al 15% in più pur di garantirsi dei consulenti legali il cui prezzo rientra nei bilanci e, soprattutto, è prevedibile fin dall’affidamento del mandato. Alla base di questa scelta c’è, secondo Stock, il fatto che “i dipartimenti legali non hanno le metodologie, la disciplina o la pazienza di cercare il supporto legale esterno più strategico”.