Nasce il colosso spaziale europeo Airbus-Leonardo-Thales: i legali
Un’alleanza storica per rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio. Leonardo, Airbus e Thales hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per unificare le rispettive attività spaziali in una nuova società, destinata a diventare un attore chiave nel panorama globale del settore.
In particolare, per Leonardo è sceso in campo il team legale interno, guidato dal general counsel Federico Bonaiuto (in foto), e composto da: Federico Tedesco (head of M&A e antitrust), Walter Perrotta (SVP corporate affairs e M&A), Paolo Calabresi (VP M&A, partnership e antitrust).
Deutsche Bank ha invece agito in qualità di sole financial advisor di Leonardo nell’operazione.
Un progetto per l’autonomia spaziale europea
L’obiettivo della nuova realtà è consolidare l’indipendenza tecnologica dell’Europa in un ambito cruciale che sostiene infrastrutture e servizi strategici, dalle telecomunicazioni alla navigazione satellitare, dall’osservazione della Terra alla difesa e alla ricerca scientifica.
Il nuovo gruppo sarà partner di riferimento per i programmi spaziali nazionali e continentali, offrendo soluzioni integrate “end-to-end”, dalle infrastrutture ai servizi, ma senza occuparsi dei lanciatori.
Un player da 6,5 miliardi di euro e 25mila dipendenti
La società impiegherà circa 25mila dipendenti in tutta Europa e potrà contare su un fatturato annuo pro forma di 6,5 miliardi di euro e un portafoglio ordini pari a oltre tre anni di ricavi previsti.
Airbus deterrà il 35% del capitale, mentre Leonardo e Thales avranno ciascuna una quota del 32,5%. La governance sarà condivisa, per garantire equilibrio tra i tre azionisti.
I contributi societari saranno così ripartiti:
- Airbus: le divisioni Space Systems e Space Digital di Airbus Defence and Space;
- Leonardo: la Divisione Spazio, incluse le partecipazioni in Telespazio e Thales Alenia Space;
- Thales: le quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales SESO.
Dall’unione si attendono sinergie operative per centinaia di milioni di euro l’anno a partire dal quinto anno, grazie a economie di scala, razionalizzazione produttiva e una maggiore capacità di investimento congiunto.
Il portafoglio unificato permetterà di ampliare l’offerta commerciale, favorendo l’innovazione e la competitività globale, con ricadute positive anche per l’ecosistema dei fornitori europei.
Gli obiettivi del progetto
La nuova società punterà a:
- Promuovere l’innovazione tecnologica, integrando le competenze di ricerca e sviluppo delle tre aziende;
- Aumentare la competitività globale dell’industria spaziale europea;
- Sostenere la sovranità tecnologica dell’Europa e dei programmi militari e civili;
- Rafforzare la stabilità industriale del settore e le opportunità per i dipendenti grazie a percorsi di crescita multinazionali.
Il completamento dell’operazione è subordinato alle consuete approvazioni regolamentari e alle consultazioni con i rappresentanti sindacali nei vari Paesi coinvolti. L’operatività della nuova società è prevista entro il 2027.
Il commento
In una dichiarazione congiunta, Guillaume Faury (CEO di Airbus), Roberto Cingolani (AD e DG di Leonardo) e Patrice Caine (Presidente e CEO di Thales) hanno definito l’accordo “un passo fondamentale verso la creazione di un’industria spaziale europea più solida e competitiva”. I tre hanno sottolineato come la partnership sia “in linea con le ambizioni dei governi europei di rafforzare la propria autonomia industriale e tecnologica”, aggiungendo che “le persone saranno al centro di questa iniziativa, beneficiando delle opportunità offerte dall’unione di tre player leader nel settore”.