MIWE 2020: la pandemia mette a rischio lo sviluppo dell’imprenditoria femminile

L’87% delle imprenditrici ha registrato un impatto negativo sul proprio business a causa del Covid-19. Tra i fattori che rendono le donne più vulnerabili ci sono la sproporzionata rappresentanza nei settori più colpiti dalla crisi, il divario di genere digitale e le crescenti pressioni per le responsabilità legate alla gestione familiare.

Lo rivela la quarta edizione del Mastercard Index of Women Entrepreneurs (MIWE), lo studio che evidenzia il contributo socio-economico delle donne imprenditrici in tutto il mondo. La ricerca si basa sui dati delle organizzazioni internazionali, tra cui l’OCSE e l’Organizzazione internazionale del lavoro.

Tra i 58 paesi esaminati a livello globale, l’Italia ricopre il 42° posto in classifica con un punteggio pari a 57,22 – una posizione in crescita (47° nel 2019 con uno score MIWE di 53,0 con un aumento del 7.9%) che non manca però di rimarcare la necessità di sforzi strutturali per superare il divario di genere diffuso in termini di occupazione, inclusione finanziaria e opportunità accademiche, tutti elementi che influiscono sul tasso di affermazione imprenditoriale delle donne nel nostro Paese. Una situazione acuita a seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia, che hanno costretto le donne italiane a farsi ancora più carico della gestione familiare.

Il report registra come l’Italia abbia intrapreso nuove iniziative normative e legislative per introdurre novità nel campo del “parental leave” e nell’ulteriore tutela della maternità sul posto di lavoro. Cresce inoltre rispetto al 2019 (+37,5%) la percezione culturale nel nostro Paese della donna come imprenditrice e figura leader di un’attività imprenditoriale, sintomo di un avanzamento ideale che accompagna quello strutturale dell’Italia nei confronti del mondo lavorativo femminile. Nel cluster europeo l’Italia, sotto questo dato, è seconda solo alla Svizzera e sopra a Polonia e Svezia. Significativo, in questo senso, il miglioramento del supporto alle PMI guidate da donne (+41%) e dell’attività imprenditoriale femminile (+17,3%). Dalla ricerca emergono alcuni fattori che più influenzano l’inclusione e l’affermazione imprenditoriale femminile, tra cui il supporto alle PMI, l’alta sensibilità verso le opportunità di business e la progressiva cultura imprenditoriale femminile per citarne alcuni.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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