Meglio panda che invisibili

Per sostenere il talento femminile e consentire alle donne di ricoprire posizioni di leadership servono norme vincolanti e sanzioni per chi non si adegua. È la conclusione alla quale è arrivato il progetto, finanziato dalla Commissione europea, European women shareholders demand gender equality che ha coinvolto 125 società quotate in 12 Stati dell’Unione europea. L’obiettivo è quello di aiutare le aziende a raggiungere un maggior equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e, più in generale, migliorare le condizioni di lavoro e di carriera delle professioniste.

L’iniziativa ha riguardato anche il nostro Paese e ha coinvolto 5 società dell’indice Eurostoxx 50: Assicurazioni Generali, Enel, Eni, Intesa Sanpaolo e UniCredit. Ogni azienda è stata interrogata su una serie di quesiti che hanno riguardato le politiche adottate per promuovere la crescita professionale delle donne e la presenza in ruoli manageriali, anche al di fuori degli organi di gestione e di controllo. Per l’Italia il progetto è stato condotto dalla studio legale Portolano Cavallo e coordinato dalle socie Antonia Verna e Manuela Cavallo.

«In Italia, le società selezionate hanno implementato le normativa sulle quote rosa – hanno spiegato – tuttavia, quando è stato loro chiesto quali programmi o azioni avessero intrapreso per sostenere il talento femminile, le risposte ricevute sono risultate piuttosto generiche». Come risolvere il problema? I coordinatori di tutte le nazioni ci hanno provato stilando una serie di raccomandazioni rivolte non solo alle aziende ma anche ai legislatori dei vari Stati.

Spetta a loro, secondo i promotori del progetto, il compito di fare delle leggi che impongano alle aziende di assumere le donne, pagarle quanto gli uomini, consentire loro di fare carriera ed escludere dagli appalti pubblici e punire con sanzioni le aziende che non si adeguano. Non raccomandazioni ma leggi perché quello che il progetto ha dimostrato – a dispetto degli scettici che puntualmente gridano all’equazione donna-panda nella riserva – è che senza norme che impongano la loro presenza, le donne non riusciranno mai a farsi strada nel mercato del lavoro.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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