Mercato m&a in calo nel 2019. Il “barometro” di Ey per il 2020

Importante flessione per il mercato m&a italiano nel 2019: meno operazioni (calo del 10% rispetto all’anno precedente) e soprattutto meno investimenti, con una contrazione addirittura del 40% rispetto al 2018. E anche le prospettive per il futuro non sono rosee, con un calo di oltre il 10% rispetto allo scorso anno di professionisti intenzionati a crescere verso l’esterno.

Lo testimonia la 21esima edizione dell’Ey Capital Confidence Barometer, lo studio che ha raccolto le opinioni di 2.990 top manager in 45 Paesi del mondo sull’andamento della crescita globale.

In particolare, si registra in Italia un calo dell’ottimismo per il futuro: solo il 55% degli intervistati prevede una crescita economica per il 2020, contro il 79% di un anno fa, e il 25% prevede addirittura un declino, contro lo 0% dell’anno scorso. Influisce sicuramente molto su queste risposte la guerra dei dazi Usa-Cina, e le varie fonti di incertezze nel mercato globale: il 93% degli intervistati si sta attivando per mitigare questi impatti, e il 18% sta addirittura pensando ad una rilocalizzazione dei propri impianti.

Il grigiore di questo scenario porta naturalmente le imprese a mettersi al riparo. Innanzitutto razionalizzando i costi: il 78% delle realtà italiane (il 55% di quelle globali) sta pianificando una review del proprio portafoglio di attività e considerando disinvestimenti o piani di outsourcing. Tra gli investimenti, quelli sulla digitalizzazione la fanno da padrone: il 63% degli intervistati a livello globale dedica a tecnologia e digitale oltre il 25% del capitale d’investimento. Indietro l’Italia, che si ferma al 37%.

Gennaro Di Vittorio

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