Maxi fusione a tre: nasce il gruppo Eurovita
«Crediamo molto nell’aggregazione – ha spiegato il ceo Stattin a Il Sole 24 Ore – La normativa sempre più complessa e il contesto generale impongono delle dimensioni adeguate per essere competitivi». Ed evidentemente la fusione garantisce alla società la massa critica necessaria per stare sul mercato in maniera profittevole. «Ergo porta in dote la sua solidità, Old Mutual la sua rete di 11 mila promotori e Eurovita gli sportelli», ha aggiunto Stattin. In questo modo, di fatto, «con il merger si viene a creare un operatore chiave in Italia nel vita, con alle spalle una posizione di capitale forte e soprattutto una gamma di prodotti completa». Che verrà a sua volta dirottata su molteplici canali. L’integrazione delle tre aziende darà infatti vita a una compagnia che potrà gestire il business grazie a 150 agenti assicurativi, un numero assai consistente di promotori e in tutto 2.500 sportelli. Ovviamente, ha aggiunto Stattin, «ci si aspettiamo sinergie commerciali sia sul fronte dei prodotti che della distribuzione».
Il progetto ha già ricevuto il sigillo dell’Ivass, lo scorso 4 agosto, ed è il risultato di un percorso piuttosto lungo che ha portato ad alcune acquisizioni e a una cessione. A gennaio 2017 Phlavia Investimenti, che al termine della fusione diventerà appunto Eurovita holding, ha completato l’acquisizione di Old Mutual, ad agosto quella di Eurovita e nel mentre ha chiuso la cessione di Ergo Assicurazioni alla tedesca Darag. Definito il perimetro è quindi strato organizzato il piano di fusione a tre. Con Old Mutual, specializzata nel mercato delle unit linked, che ha messo sul piatto i suoi 54 mila clienti e 7,2 miliardi di asset in gestione; Ergo Previdenza i suoi 390 mila clienti e 4,6 miliardi di riserve e infine Eurovita ha portato in dote 1,2 miliardi di premi e riserve per 5,4 miliardi.