Avvocati in house: uno su cinque rischia il burnout
Un giurista d’impresa su due è a rischio burnout. La pandemia ha acuito lo stress e la stanchezza: i due peggior nemici della produttività e della motivazione.
A rivelarlo è una ricerca condotta da Gartner su 200 avvocati in house seguendo la metodologia Bergen burnout inventory.
Stando ai dati raccolti, il 54% dei legali interni si definisce “stanco”, più precisamente il 34% si dice “moderatamente stanco” e il 20% “molto stanco”. Di conseguenza, questi legali, si guardano attorno: il 68% dei “molto stanchi” e il 18% dei “moderatamente stanchi” cercano attivamente un altro lavoro.
Ma le conseguenze di questa stanchezza diffusa non finiscono qui. Quest’ultima, infatti, ritarda, riduce o annulla i progetti. A dirlo sono il 61% dei “molto stanchi” e il 34% dei “moderatamente stanchi”. Tutto ciò, ovviamente, ritarda anche il business.
È chiaro, siamo nel bel mezzo di una pandemia mondiale, e ci sta che le energie mentali non siano al massimo. Però, se non si vuole rischiare di perdere tempo, persone e business qualcosa si può fare. Cosa? Per esempio, si può riallocare il lavoro, esternalizzando quanto possibile e ridistribuendo i carichi di attività. O ancora, si può lavorare sui valori e sul maggiore coinvolgimento delle persone negli obiettivi del dipartimento e dell’azienda.