M&A: crescono le grandi operazioni a livello globale

Le grandi operazioni sono tornate in auge nell’attività di M&A tra luglio e settembre 2024, secondo la ricerca sul mercato Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di WTW, società operante a livello globale nella consulenza per la gestione del rischio e per la crescita e il benessere delle persone, in collaborazione con la Bayes Business School di Londra. La ricerca riflette una crescente fiducia tra i dealmaker nonostante le incertezze geopolitiche e macroeconomiche.

Il volume delle operazioni superiori a 1 miliardo di dollari (i “large deals”) ha continuato a crescere costantemente, raggiungendo il livello più alto degli ultimi due anni, con 46 transazioni completate negli ultimi tre mesi (+11 rispetto al Q2 2024. Ciò rappresenta un aumento del 31% in volume rispetto a 12 mesi fa. Anche i “mega deals” (oltre i 10 miliardi di dollari) si sono ripresi, con 13 operazioni completate in tutto il mondo, rispetto alle 9 operazioni del periodo aprile-giugno 2024 (e +116% in volume sul 2023).

Al contrario, il totale delle operazioni valutate oltre i 100 milioni di dollari ha registrato un graduale calo, passando da 188 operazioni chiuse nel Q3 2023 a 157 nello stesso periodo del 2024 (-16%).

Andrea Scaffidi (in foto), Total Reward & Executive Solutions Senior Director di WTW, ha commentato: “Una serie di operazioni di grandi dimensioni concluse in questi mesi segnalano una crescente fiducia da parte dei vertici delle aziende. Sebbene permanga l’incertezza, in particolare con le imminenti elezioni negli Stati Uniti, il rinnovato ottimismo, l’aspettativa di ulteriori tagli dei tassi e il miglioramento delle valutazioni sono segnali positivi per le imprese e gli investitori che stanno considerando nuove operazioni M&A”.

Come per lo scorso trimestre, le acquisizioni portate a termine all’interno dello stesso settore industriale (operazioni intrasettoriali) sono aumentate, rappresentando ora il 75% del totale delle operazioni. Ciò indica la tendenza, da parte delle imprese, a consolidarsi all’interno dei propri mercati.

Nonostante la ripresa del numero dei large deals, le società che hanno portato a termine operazioni di fusione e acquisizione hanno generalmente faticato a competere con il mercato più ampio sulla base del rendimento del prezzo delle azioni, con una sottoperformance di -9,0pp (punti percentuali) nel Q3 2024.

L’Europa è l’unica regione a invertire la tendenza negativa dopo il rimbalzo degli ultimi tre mesi. I dealmaker hanno registrato il primo trimestre positivo della regione dal 2021, con una sovraperformance di +2,1pp. Inoltre, il numero di transazioni nella regione è aumentato, con 38 operazioni completate tra luglio e settembre, rispetto alle 32 dello stesso periodo del 2023.

Al contrario, il mercato M&A in Nord America continua a sperimentare condizioni di negoziazione difficili. I dealmaker hanno sottoperformato il loro indice regionale del -10,1%. Con 81 operazioni concluse, si registra anche un calo dei volumi rispetto al terzo trimestre del 2023 (77 operazioni).

Per la prima volta quest’anno, anche i dealmaker della regione Asia-Pacifico non sono stati in grado di fornire una performance complessiva positiva, sottoperformando l’indice regionale di -3,1pp e con 30 operazioni completate tra luglio e settembre.

Scaffidi ha aggiunto: “Sebbene l’impatto della stabilizzazione dei tassi d’interesse sulla fiducia di mercato non debba essere sottovalutato, i dealmaker continuano a essere sfidati su più fronti, dovendo affrontare una significativa incertezza geopolitica ed economica. Se gli amministratori delegati vogliono avere più successo nel liberare valore a lungo termine dalle operazioni M&A, soprattutto quelle più grandi e complesse che devono passare attraverso un maggiore controllo antitrust, un’accurata due diligence e un piano solido per l’integrazione si rivelerà fondamentale nel contesto di un mercato in ripresa”.

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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