L’eredità di Carr: la spinta al cambiamento

di anthony paonita 

Jeff Carr non è timido e non gli piace stare fermo. Per anni è stato il general counsel che più si è esposto rispetto a come la professione legale deve cambiare per sopravvivere. Dal pulpito di giurista di punta di Fmc Technologies si è scagliato contro tariffe orarie e altre pratiche tradizionali degli studi d’affari. Ha detto che le firm addebitano troppo, e nel gruppo petrolifero e del gas, ha messo a punto una serie di incentivi e sanzioni per costringere gli studi a lavorare in modo più efficiente e ad aderire al budget prestabilito.

Dopo una lunga carriera (2001-2014) da general counsel, Carr ha lasciato FMC per andare in pensione. Ma non è durata tanto. Ha lavorato presso lo studio Valorem, per poi tornare a lavorare come gc della società chimica Univar. Dopo aver ricostruito la funzione legale dell’organizzazione, Carr ha annunciato di aver concluso ciò che si era ripromesso di fare e che sarebbe andato in pensione, cosa che ha fatto a novembre scorso. Anche se tuttora Carr rimane nel libro paga di Univar fino a fine marzo, e rimane critico rispetto agli studi legali e a come si esercita la professione. Ritirandosi dalle scene, Carr avrà più tempo da trascorrere con la famiglia e dedicarsi al suo hobby: gareggiare con auto da corsa leggere. MAG ha parlato con Carr mentre era alla guida di un’Alfa Romeo Stelvio («un SUV che si crede una berlina sportiva») sulle strade dell’Ohio mentre stava andando a prendere un rimorchio leggero per la sua auto da corsa.

Va in pensione per la seconda volta. La prima volta non ha funzionato…

Funzionava anche allora. In Fmc Technologies avevo realizzato tutto ciò che mi ero prefissato di fare. Era tempo per me di andare avanti. Ma ero certo che sarei rimasto in qualche modo coinvolto nell’industria legale. Quindi sono andato a lavorare in Valorem, e poi ho ricevuto una chiamata da un amico che era nel consiglio di amministrazione di Fmc Technologies. Era passato nel cda di Univar. Mi disse che avevano appena perso il general counsel; aveva seguito il ceo in un’altra società. “Vieni a mi aiuti a rimettere insieme questo posto?”, mi chiese.

Cosa rispose?

Gli dissi di no, sono in pensione, ho lasciato il lavoro per un motivo e non voglio tornare a lavorare. Ma mi resero difficile un rifiuto. Quindi, per circa tre anni mi sono impegnato per creare una squadra di avvocati. Se ci fossi riuscito prima, me ne sarei andato prima, se fosse stato necessario più tempo, sarei rimasto più a lungo. Quello era l’accordo. E questo è quello che è successo. Ho trovato un successore e gli ho ristrutturato la squadra. Abbiamo chiuso una grande acquisizione. Sono troppo vecchio per lavorare così tanto. E visto che il team era a un buon punto, è giunto per me il momento di andare avanti.

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Gennaro Di Vittorio

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