Legal privilege: per l’efficienza e la competitività

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Legal privilege. Due parole dietro le quali si nasconde un dibattito acceso che coinvolge, divide e appassiona la comunità legale italiana e internazionale. Un tema non nuovo – si veda un editoriale di Nicola Di Molfetta nel MAG n. 45 – ma che torna d’attualità anche grazie ad alcune novità dell’ultimo periodo. Il legal privilege è una declinazione del segreto professionale e consiste nel riconoscimento della riservatezza delle comunicazioni tra avvocato e cliente, che non potranno essere usate in un processo. Il nodo, però, riguarda la categoria degli in house: infatti per i giuristi d’impresa del nostro Paese – e non solo – tale istituto non è previsto.

QUI TUTTO IL DIARIO DELLA LEGALCOMMUNITY WEEK 2022

Se ne è parlato, nella giornata di apertura della Legalcommunity Week, in una tavola rotonda moderata da Gaspare Dori, partner di CastaldiPartners, e da Giuseppe Catalano, segretario del cda e head of corporate affairs di Assicurazioni Generali, nonché presidente di AIGI (l’Associazione italiana dei giuristi d’impresa). Proprio quest’ultimo, intervistato a margine dell’evento, ha chiarito la posizione dell’Associazione, soggetto che da tempo si batte per il riconoscimento del legal privilege: «Non si tratta di una rivendicazione “sindacale”, ma è la richiesta di uno strumento utilissimo e, direi, necessario. Il legal privilege, infatti, non è un “privilegio”, ma una garanzia che può permettere ai legali d’impresa di fare meglio il loro lavoro». La necessità di tale riconoscimento, prosegue Catalano, si è fatta più urgente anche per via dell’evoluzione della professione: «Le competenze del legale d’impresa sono aumentate tantissimo. La “cartellina della sostenibilità” è volata sul tavolo dell’in house counsel, così come la normativa 231, la sicurezza sul lavoro, la sicurezza dei prodotti, la data privacy, e potrei continuare. Veder riconosciuto il legal privilege serve a poter svolgere bene il proprio lavoro, così come fanno i colleghi del libero foro». […]

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TUTTI GLI INTERVENUTI

Alla tavola rotonda sul “Legal privilege”, oltre a Gaspare Dori e Giuseppe Catalano hanno partecipato: Javier Ramirez, vicepresident & associate general counsel regions litigation di HP oltre che director e chair of advocacy di ACC Europe; Stéphanie Fougou, presidente onorario di AFJE e general counsel di European Payment Initiative (EPI); Bernard Spitz, presidente dell’International and Europe Commissions di MEDEF; Giovanni Cerutti, general counsel di NTT Data Emea e membro del cda di Ecla – European Company Lawyers Association; Marco De Bernardin, associate managing director e Italy country leader forensic investigations and intelligence di Kroll; Fabio Moretti, avvocato di CastaldiPartners; Marcus M. Schmitt, general manager di Ecla.

redazione@lcpublishinggroup.it

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