Il legal di Enel Green Power: un mix di competenze

Il nome Edgar Miller può risultare insolito per un responsabile della funzione legale di una società italiana, Enel Green Power (EGP). Ma è un segnale indicativo di quanto le aziende italiane, al pari di molte altre ovunque nel mondo, si siano espanse ben oltre i confini nazionali. Miller è perfetto per il suo ruolo. Nato in Brasile, ma cresciuto negli Stati Uniti, è un poliglotta, parla fluentemente sia lo spagnolo che l’italiano. In effetti, in occasione dei panel che lo hanno coinvolto nell’ultima edizione della Legalcommunity Week, a giugno scorso, ha dimostrato di parlare l’italiano con una pronuncia perfetta. Anche se ci ha tenuto a scusarsi preventivamente per il suo accento da forestiero.

Miller guida un dipartimento legale di 70 avvocati, che lavorano da varie parti del mondo. EGP possiede impianti rinnovabili in Costa Rica, Spagna, Grecia e Cile. In Cile, l’azienda, in collaborazione col governo, ha costruito il più grande impianto fotovoltaico del Paese. Questi sono i tipi di attività che impegnano Miller e la sua squadra. Il giurista ha parlato con MAG del suo ufficio legale, di cosa cerca nelle nuove risorse che recluta e di come gestisce lo stress – per farla breve, praticando yoga.

Come è arrivato in Enel?

Lavoravo in uno studio legale in Florida che collaborava con Florida Power & Light. Uno dei nostri clienti più piccoli si trovava in Costa Rica. Si trattava di una di quelle società produttrici di semi che poi Enel rilevò quando avviò la sua espansione internazionale, focalizzata principalmente sulle rinnovabili. Quando Enel ha acquisito l’azienda, uno dei miei “ex-clienti” mi disse: «Gli italiani hanno comprato Egi e ora stanno cercando un general counsel per l’America Latina». Mi sono fatto avanti subito perché all’epoca ero in Aig e volevo tornare al comparto energetico.

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Gennaro Di Vittorio

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