Le parole più cercate dai general counsel su Lexology

Il coronavirus mette a dura prova le aziende. E con esse, i general counsel, che svolgono una funzione centralissima, occupandosi della legalità delle scelte delle imprese.

La complessità della situazione è legata al fatto che a causa del virus i giuristi d’impresa si confrontano con una situazione che non ha precedenti e che li spinge quindi ad affrontare situazioni di cui prima d’ora non avevano dovuto occuparsi. Quali in particolare?

Clausole di forza maggiore, supply chain, legalità dei controlli sanitari del personale e privacy. Queste locuzioni, fa sapere il sito Lexology e racconta un’interessante articolo su The Global Legal Post, costituiscono infatti le ricerche più gettonate delle ultime settimane sulla piattaforma che raccoglie aggiornamenti, analisi e approfondimenti legali internazionali per studi legali e in house counsel.

Le preoccupazioni principali dei general counsel sono quindi: gli impatti del coronavirus sulla forza lavoro e sulla catena di distribuzione, le normative relative ai controlli sanitari del personale e l’applicabilità dei contratti e in particolare delle clausole di forza maggiore.

Nello stesso periodo, sulla piattaforma si sono moltiplicati i briefing pubblicati dagli studi d’affari su questi argomenti, passando dagli otto articoli sulle conseguenze legali del virus ai 454 dell’11 marzo, giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che il Covid-19 è una pandemia.

All’interno dei briefing le domande frequenti più consultate riguardano le azioni da intraprendere se un dipendente mostra sintomi; la privacy in relazione a raccolta di dati sulla diffusione di Covid-19; piani di continuità aziendale inclusa la potenziale perdita di servizi e fornitura di prodotti; copertura assicurativa; e “cosa può fare un’azienda se ha un prodotto che potrebbe essere d’aiuto nella diagnosi o nel trattamento del Covid-19?”.

Il coronavirus mette a dura prova i giuristi d’impresa perché impone loro di occuparsi di argomenti nuovi, dicevamo, e anche con una certa velocità di risposta. Ma renderà ancora più evidente la centralità del ruolo del general counsel in azienda, sottolineando ancora una volta, ai vertici, quando sia importante avere la conoscenza legale in house.

Per quanto riguarda invece la sfida professionale, se ci pensate, non è poi così diversa da quella che chi fa questo mestiere affrontava quotidianamente. Già prima di questa crisi sanitaria il giurista d’impresa non doveva trovare risposte rapide e legali a questioni nuove per non intralciare il business?

Gennaro Di Vittorio

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