Le cinque general counsel della Silicon Valley

Nella culla della tecnologia, dove negli ultimi anni sono nate società internazionali che hanno ridisegnato il nostro quotidiano, continuano a moltiplicarsi le sfide legali. Con la pandemia e nuovi scenari digitali in tutto il mondo, sul tavolo dei dipartimenti legali il lavoro aumenta notevolmente e arrivano sempre più questioni di tax, ip, antitrust e compliance. A ben vedere, però, nonostante il gender gap e numerosi studi che sottolineano la mancanza di figure femminili in posizioni apicali nelle aziende, la situazione della Silicon Valley presenta ottime eccezioni. Cinque grandi colossi tech hanno infatti una donna a capo del legal globale. Scopriamole.

Google – Halimah DeLaine Prado

Nominata la scorsa estate, la nuova general counsel riporta direttamente al numero uno della divisione legale Kent Walker. Fra i suoi compiti quello di supervisionare le pratiche legali del colosso di Mountain View. Prado è in Google dal 2006 e ha lavorato nel team globale contribuendo alle questioni legali legate ai prodotti, tra cui la pubblicità, YouTube e lo stesso motore di ricerca. Dopo 14 anni in azienda è stata promossa in un momento critico per l’azienda, che deve far fronte a numerose accuse in materia di antitrust. Proprio lo scorso ottobre, qualche mese dopo la nomina, il Dipartimento alla Giustizia ha avviato una causa con l’accusa di condotta anti-concorrenziale per il monopolio nei motori di ricerca e nella pubblicità. Specializzata in media law, Prado è oggi una delle poche donne nere a ricoprire una posizione apicale nel legal di una delle società Fortune 500. Di lei Walker ha detto: «È qualificata come nessun altro per guidare l’ufficio legale in questo momento storico».

 

Facebook – Jennifer Newstead

Dopo il suo ruolo di consulente legale nel Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, è sbarcata in Facebook nel giugno del 2019 come general counsel e vice president. La scelta di certo non è casuale: se si guarda al curriculum della giurista e, anche, alle numerose questioni che il social network di Mark Zuckerberg deve affrontare. Newstead ha infatti ricoperto ruoli legali di alto livello alla Casa Bianca e alla Corte Suprema. Fra le altre cose, la legale è anche intervenuta nella recente questione inerente le due cause antitrust che la Federal Trade Commission (Ftc) e 48 stati hanno intentato a Facebook, mettendo nel mirino dell’offensiva legale le acquisizioni di Instagram e Whatsapp. Non a caso, dalla stampa americana, la legale è considerata fra le persone più influenti – e competenti – in ambito antitrust. A grandi responsabilità corrisponde un salario stellare: secondo Bloomberg, nel suo primo anno come general counsel Newstead ha guadagnato quasi 20 milioni di dollari.

 

Apple – Katherine Adams

Il suo riporto è direttamente il numero uno della mela Tim Cook. Oltre al ruolo di general counsel, Katherine Adams è senior vice president legal and global security.  La legale fa parte del team esecutivo dell’azienda e sovrintende a tutte le questioni legali, tra cui corporate governance, proprietà intellettuale, contenzioso e privacy. Kate è entrata a far parte di Apple nel 2017, dopo un’esperienza di 14 anni nella multinazionale Honeywell, dove è stata responsabile della strategia legale in oltre 100 paesi. Con una solida esperienza anche come avvocatessa nel dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, Adams traghetta agevolmente tutte le sfide legali e normative dell’azienda. Anche se qualcuna, però, torna indietro: come il caso delle accuse respinte che Apple aveva mosso alla startup Corellium per violazione del copyright del suo sistema operativo. Ad ogni modo la legale raccoglie i frutti del suo lavoro: il suo portafoglio nel 2020 è stato di oltre 26 milioni di dollari.

 

eBay – Marie Oh Huber

La sua carriera è tutta in Silicon Valley: da Agilent ad HP fino a eBay. Con oltre 25 anni di esperienza strategica in affari legali, Marie Oh Huber dirige dal 2015 le funzioni legali globali della piattaforma e ne cura le relazioni governative e le politiche pubbliche. Lei e il suo team collaborano con le aziende per promuovere lo scopo e il successo del business fondato nel 1995, circa un anno dopo Amazon. Nel dettaglio, la professionista si occupa di compliance, proprietà intellettuale, contenzioso, privacy e sicurezza informatica. Fra le sue priorità ci sono anche la diversità, l’equità e l’inclusione. Non sorprende, dunque, se la sua storia preferita in azienda è quella di due coniugi tedeschi che hanno iniziato a vendere gomitoli di lana su Ebay dopo il fallimento del loro negozio di abbigliamento, riuscendo a tirare su una nuova azienda con 40 dipendenti. «Adoro la loro storia e ho avuto anche la fortuna di incontrarli di persona», ha dichiarato. La legale fa anche parte dei consigli di amministrazione di Portland General Electric e della Silicon Valley Community Foundation.

 

 

Paypal – Louise Pentland

Il suo mantra è uno: incentivare la diversità nell’ambito legale. E in questo la numero uno del legal di Paypal ci crede davvero. Nel 2015, è arrivata come Chief Legal Officer nella società di pagamento digitale basata a Palo Alto, lo stesso anno in cui l’azienda si è separata da eBay quotandosi al Nasdaq. Ma la professionista vanta una lunga carriera in posizioni apicali, fra cui non può sfuggire un’esperienza di oltre 15 anni in Nokia Corporation, dove per ultimo è stata executive vice president e membro del leadership team. Pentland crede nell’innovazione e nel suo raggiungimento tramite l’inclusione: «La giustizia economica è il fulcro della missione di PayPal e ciò include il progresso dell’uguaglianza di genere e l’emancipazione economica delle donne», ha scritto di recente sul suo profilo Linkedin. La legale è stata riconosciuta dal California Diversity Council come una delle 50 donne più potenti nel campo della tecnologia nel 2017. L’anno prima era stata nominata una delle 30 migliori general counsel del mondo dal Financial Times.

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Gennaro Di Vittorio

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