Le aziende si preparano all’aumento delle controversie legate all’ESG. Lo studio

Secondo il sondaggio “Global Disputes Forecast” condotto da Baker McKenzie su scala globale, quasi un terzo (30%) dei chief legal officer e dei risk manager delle grandi organizzazioni prevede che quest’anno aumenterà il numero dei contenziosi in cui sarà coinvolta la propria azienda. In particolare, ad incidere su questa crescita, secondo i tre quarti dei rispondenti (73%), saranno soprattutto le controversie legate all’ESG. Meno di un quinto dei partecipanti, invece, crede che le dispute diminuiranno nei prossimi 12 mesi, mentre poco più della metà si aspetta che rimarranno invariate.

Il sondaggio della law firm scatta annualmente una fotografia sulle previsioni delle controversie a livello globale e quest’anno è stato condotto su 600 figure legali in house provenienti da organizzazioni con un fatturato annuo superiore a 500 milioni di dollari con sede nel Regno Unito, negli Stati Uniti, a Singapore e in Brasile. Dai responsi ricevuti emerge che proprio i rischi legati all’ESG sono percepiti come i più preoccupanti in assoluto. Il motivo? Sono collegati ad uno spettro di eventi amplissimo e difficilmente monitorabile, in cui rientrano non solo le controversie dovute a emissioni di carbonio, perdita di biodiversità o sfruttamento del suolo, ma anche quelle riferibili a greenwashing, inclusione e diversità sul luogo di lavoro, pay gap, gender parity, e così via.

Nello specifico, per il 52% dei partecipanti alla survey, le dispute legate alle modalità di impiego saranno quelle che aumenteranno di più, mentre per il 58% cresceranno soprattutto quelle relative a parità di retribuzione e trasparenza dei salari.

Peter Tomczak (in foto a sinistra), co-chair di Baker dell’unità global investigations, compliance and ethics, secondo quanto riportato dalla testata The Global Legal Post, ha affermato: “I contenziosi relativi alla sostenibilità sono ora un rischio legale urgente. In particolare, l’ambito delle controversie legate all’ESG è così vasto che le organizzazioni dovrebbero monitorare costantemente le proprie politiche riguardanti questi argomenti, perché potrebbero finire in causa da un momento all’altro per qualsiasi motivo”.

Michael Brewer (in foto a destra), global chair per la practice employment e compensation di Baker, ha aggiunto: “Mentre il panorama normativo cambia, i datori di lavoro in tutto il mondo devono adattarsi. Allo stesso modo, le ristrutturazioni globali e le riorganizzazioni rimangono un’area complessa e potenzialmente controversa per i datori di lavoro. La vasta gamma di requisiti locali variabili relativi ai trasferimenti dei dipendenti, alla notifica, al licenziamento e ad altri requisiti, così come le variazioni dello status protetto del dipendente, presentano rischi significativi”.

Nonostante il panorama delle controversie si sia fatto più intenso, il rapporto rivela infine che solo il 16% dei partecipanti è pienamente o molto fiducioso che la propria organizzazione sia ben preparata per il contenzioso. Allo stesso tempo, più di tre quarti dei partecipanti sono preoccupati anche per la possibilità di un aumento delle indagini interne o esterne nel corso dell’anno e ritengono che le questioni legate alla sicurezza informatica e alla privacy dei dati siano in cima alla lista dei rischi.

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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