Lavoro, Italia tra i peggiori in Europa per tasso di occupazione

La crisi legata al Coronavirus non sta impattando solo sui sistemi socio-sanitari dell’Europa e del mondo, ma più in generale anche sull’economia dei singoli paesi. In questo senso l’Italia è da anni una delle ultime nazioni in termini di tasso di occupazione.

Nel secondo trimestre del 2020 il dato è arrivato a toccare quota 57.5%. In sostanza ogni 100 persone dai 15 ai 64 anni in Italia solo 57 hanno una occupazione. Una percentuale che è di venti punti inferiore a quella dei paesi in testa alla classifica e che la pone oggi davanti solo a Turchia, Macedonia, Montenegro e Grecia, come sottolineano da Statistics and Data.

Un gap importante
I Paesi con la maggiore occupazione nel continente Europeo sono Islanda, Svizzera e Olanda. Rispettivamente, queste tre nazioni hanno un tasso di occupazione del 79.8%, 79,1% e 77.3%. Ma nei primi paesi non ci sono solo nazioni con una popolazione inferiore in termini numerici rispetto all’Italia, ma per esempio anche la Germania che ha un tasso di occupazione del 76.5% o la Gran Bretagna che arriva al 75.3%. Il Gap con l’Italia in questo caso è di circa 20 punti ovvero milioni e milioni di lavoratori.

Non va dimenticato poi che, prima della grande crisi economico-finanziaria del 2008,  si era toccato in termini di occupazione quota 59%. Dopo il baratro seguente, l’Italia era riuscita a tornare a quei livelli solo nel secondo trimestre 2019 (59,4%) prima di una nuova caduta, con la pandemia da Covid-19, che l’ha portata ora ad attestarsi su una percentuale del 57.5%. Dietro alla perdita di anche un solo punto percentuale c’è la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e di forze lavoro occupate.

Gennaro Di Vittorio

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