Lavoro femminile: equality lontana anche nella somministrazione

Nonostante la costante crescita della quota di occupazione femminile negli ultimi anni, il trend della percentuale delle lavoratrici impiegate tramite somministrazione è stato opposto: un calo continuo dal 2009 in poi, fino ad arrivare alle 189mila impiegate tramite Agenzie del lavoro del 2018.

Sono alcuni dei dati che emergono dal nuovo report della commissione pari opportunità di Ebitemp sulla “somministrazione di lavoro in una prospettiva di genere”.

Emerge dallo studio che le donne hanno la massima incidenza nei rapporti di lavoro brevi (meno di 90 giorni); in media hanno lavorato solo 45,4 giornate per trimestre nel periodo 2008-2018 e sono sottoposte a un maggior turn-over rispetto ai colleghi maschi. Il lavoro femminile, inoltre, è soprattutto a tempo parziale: la componente femminile ha costituito il 76,6% del totale nel 2018. In crescita anche il part-time involontario, raddoppiato nei numeri nel 2018, e che interessa 1 milione e 560mila donne, contro circa 620mila uomini.

A livello sistemico, si registra un tasso di occupazione femminile inferiore del 13,9% rispetto alla media europea: 49,5% per le donne italiane contro il 63,4% della media Ue e retribuzioni medie inferiori per le donne del 16% rispetto a quelle maschili. Superiore il divario nelle qualifiche di dirigenti e impiegati, che guadagnano retribuzioni superiori del 25%, nonostante il livello di istruzione superiore delle donne (30% di laureate contro il 18% di laureati).

Gennaro Di Vittorio

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