Yoopies: senza la scuola a settembre, a repentaglio il lavoro dei genitori

Senza scuole e asili a settembre, i genitori italiani temono di compromettere il proprio lavoro, dichiarando di non riuscire più a sostenere la gestione dei bambini a tempo pieno e gli impegni professionali.

Lo rivela un sondaggio condotto da Yoopies – piattaforma di incontro fra domanda e offerta di servizi alla famiglia.

Nel caso in cui il numero di casi di Covid-19 dovesse aumentare, le regioni non potranno garantire la riapertura delle strutture scolastiche e la didattica a distanza rimarrebbe l’unica opzione per riprendere le lezioni e seguire il piano formativo. Come faranno i genitori a gestire e organizzare la loro agenda in tal caso? Secondo l’indagine, il 56% dichiara che nessuno dei due genitori (o il genitore single) avrà la possibilità di rimanere a casa con i bambini. La scelta di queste famiglie si porrà quindi fra l’interruzione del lavoro di un genitore – sospensione, disoccupazione, aspettativa non retribuita – e il pagamento di una tata full time, andando in entrambi i casi ad incidere negativamente sulla stabilità economica della famiglia.

D’altra parte, anche il 44% che potrà rimanere in smartworking dichiara di trovarsi in grande difficoltà e con un importante carico mentale che è già durato molti mesi e che sul lungo periodo rischia di compromettere la carriera professionale e anche l’equilibrio psicologico della famiglia. Il 93.8% dei genitori in lavoro agile, teme di non essere più in grado di portare avanti i propri progetti lavorativi avendo i bambini a casa, fra la gestione dei più piccoli, della didattica a distanza, della casa e dei pasti.

I genitori che lavorano a tempo pieno sono i più propensi a sostenere il ritorno a scuola. Fra i genitori intervistati da Yoopies che dichiarano di appoggiare la decisione del governo di far rientrare i bambini a settembre nel modo tradizionale, all’interno degli edifici scolastici, il 62% dei genitori lavora a tempo pieno, il 28% lavora a tempo parziale e il 10% non lavora. In generale, nonostante il rigido protocollo di misure anti Covid-19 da rispettare e nonostante la paura di un possibile contagio, il ritorno a scuola viene considerato come fondamentale per la ripresa di una vita “normale” per tutta la famiglia. Per i genitori che possono concentrarsi sul lavoro e per bambini e ragazzi che si reinseriscono in un contesto sociale ed educativo fondamentale per la loro crescita. Un dato importante riguarda il tragitto casa/scuola, che verrà affrontato con l’automobile dal 54.5% degli intervistati, a piedi, in bicicletta o in scooter dal 28.3%; solo il 17.2% dichiara che utilizzerà i mezzi pubblici.

Gennaro Di Vittorio

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