La rivoluzione digitale di Banca popolare di Milano
Fascicoli cartacei, fax, riunioni e posta elettronica? Addio. Immaginate un dipartimento legale in house che non ha più bisogno di questi strumenti di lavoro e quindi nemmeno degli spazi per gestirli e contenerli. Non è un fantascienza ma quello che è successo alla funzione legale di Banca popolare di Milano (Bpm). L’Istituto, circa un anno fa, ha avviato un processo di riorganizzazione delle procedure gestite dalla funzione legale. «Si è trattato di un lavoro – in parte ancora in corso – lungo e complesso che ci ha impegnati molto e che ha portato alla centralizzazione in un solo repository digitale di tutti gli applicativi dell’area legale e alla dematerializzazione dei documenti ricevuti, prodotti e inviati. A breve arriveremo al digital working totale», spiega Massimiliano Lovati, responsabile affari legali di Bpm. Una funzione che, negli ultimi anni, ha dovuto fare i conti, da un lato, con il costante aumento del carico di lavoro (solo nel 2015 il dipartimento presieduto da Lovati ha preso in carico 18 mila nuovi fascicoli), e dall’altro con l’impossibilità di aumentare le risorse e il personale.