Italo-Ntv dice sì all’offerta di Gip. In campo la direzione legale interna
Alla fine il consiglio di amministrazione di Italo ha ceduto all’offerta del fondo Usa Global Infrastructure Partners (Gip). Secondo quanto risulta a legalcommunity.it Latham & Watkins – con un team guidato da Stefano Sciolla e composto da Giovanni Sandicchi, Antonio Coletti, Luca Crocco, Giovanni Spedicato, Guido Bartolomei, Valerio Di Mascio, Cesare Milani, Bianca De Vivo, Marta Vella e Carlotta Artioli – ha agito al fianco degli acquirenti, mentre i venditori sono stati seguiti da BonelliErede, con una squadra capeggiata dal partner Carlo Montagna, oltreché da Chiomenti e Pedersoli. Per Italo-Ntv ha agito la direzione affari legali interna guidata dalla head of legal affairs and Compliance Cristina Sgubin (nella foto).
Ci è voluto un rilancio da parte di Gip per circa 80 milioni di euro in più, arrivato mentre il cda della società guidata da Flavio Cattaneo era riunito, per far accettare un’offerta che era già appetibile dal punto di vista finanziario.
La cifra complessiva messa sul piatto del fondo è dunque pari a quasi 2 miliardi di euro, 1,98 miliardi più i debiti che ammontano a quasi 450 milioni (quindi 2,45 in totale), rispetto agli 1,9 miliardi messi sul piatto in partenza. Sotto il profilo finanziario, la proposta valorizza 20 volte l’ebitda l’operatore ferroviario fondato nel dicembre del 2006, tra gli altri, dallo stesso Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo ed è oggi partecipato anche da Intesa Sanpaolo, Generali, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei e dal fondo Peninsula.
Nell’offerta, inoltre, è previsto che gli attuali azionisti di Italo incassino il dividendo di 30 milioni deliberato dall’assemblea della società lo scorso 19 gennaio e che la società sostenga spese relative all’interrotto processo di quotazione fino ad un massimo di 10 milioni.
La firma, condizionata al semaforo verde dell’Antitrust, è prevista domenica 11 febbraio, mentre oggi 8 febbraio si riunisce il cda di Italo per lo stop alla quotazione in Piazza Affari. Un percorso che nelle ultime ore aveva ricevuto il sostegno del governo attraverso le parole dei ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.. «La quotazione in Borsa» di Italo «rappresenterebbe il perfetto coronamento di una storia di successo» hanno affermato in una nota congiunta, aggiungendo che comunque «è molto positivo che vi sia un grande interesse da parte di potenziali investitori su Ntv».
In Borsa sarebbe dovuto finre il 35-40% del capitale di Italo e nonostante il buon riscontro sul mercato, per arrivare alla cifra offerta del fondo Usa ci sarebbero voluti almeno due anni. Così alla fine il voto a favore dell’approdo americano.