Inhousecommunity Day: il ruolo del gc in Italia? Una questione culturale
Un ruolo strategico con sempre più responsabilità, ma un inquadramento disomogeneo e non sempre riconosciuto adeguatamente. Questa è la figura del general counsel in Italia secondo quanto emerge da l’Inhousecommunity Day, un’intera giornata virtuale – realizzata con lo studio Gatti Pavesi Bianchi e la collaborazione di Aigi e Aidp – che ha voluto fare il punto proprio sul peso dell’in house counsel in azienda. Ad aprire la mattinata – dopo un tris di saluti iniziali di Aldo Scaringella, managing director di LC Publishing, Marco Vigini, presidente Aidp Lombardia e Giuseppe Catalano, presidente Aigi e segretario del cda & responsabile corporate affairs Assicurazioni Generali – è stato un keynote speech di Giulio Fazio, general counsel Enel, che ha arricchito di spunti i lavori delle successive tavole rotonde.
«Ho visto il ruolo del legale in azienda crescere moltissimo soprattutto negli ultimi anni», puntualizza Fazio, che poi va dritto al punto: «credo che il legale non possa limitarsi a essere un consulente, ma non debba più essere soltanto un business partner. Io credo che le parole che usiamo sono importanti anche per dare uno storytelling a chi non ci conosce e far capire dove vogliamo andare e chi vogliamo essere». Non solo, per Fazio business partner è riduttivo se si pensa alle funzioni del giurista d’impresa che ha invece un ruolo trasversale nella linea di business, suggerendo e orientando Ad e Cfo. «Il ruolo è anzitutto manageriale – fa eco durante la prima tavola rotonda Gianpaolo Alessandro, general counsel di Unicredit – ovvero quello di gestore di servizi. Il general counsel è responsabile di decidere in termini di costi, qualità e efficienza. È il ruolo con tantissimi angoli e questo è anche il bello».
Nonostante l’importanza strategica riconosciuta da tutti i partecipanti, il dato di fatto è che molte aziende non hanno in organico il giurista d’impresa, come fra l’altro evidenziato dalla survey LC-Aidp (solo il 29,27% degli Hr intervistati conferma la presenza di un legale interno). Una tendenza diversa rispetto a quando accade all’estero. Ma, forse, come concordano gli speaker, si tratta di una situazione destinata a cambiare, in quanto molti imprenditori si renderanno conto dell’importanza di questa figura. Ad oggi, a far più fatica sono soprattutto le piccole medie aziende, dove c’è ancora una mancanza di cultura in proposito rispetto a multinazionali e aziende medio-grandi.
Tuttavia, se si vuole portare avanti una battaglia culturale sul peso dell’in house counsel in azienda, non si può non immaginare una sinergia virtuosa fra associazioni come Aidp e Aigi, tramite la costruzione di modelli organizzativi. Un punto su cui sia Vigini che Catalano concordano: se per il primo si necessita una riprogettazione dell’ecosistema aziendale, per il secondo non occorre interrogarsi su chi sono i general counsel, ma su dove stanno andando. Un futuro, dunque, dove «questa categoria deve difendere il suo ruolo e affermarsi», spiega Luigi Arturo Bianchi, equity partner Gatti Pavesi Bianchi.
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