Covid-19, Cerved prevede perdite fino al 18% per il fatturato delle imprese
Le imprese italiane perderanno tra i 348 e i 475 miliardi di fatturato nel 2020 e tra i 161 e i 196 nel 2021 rispetto alle tendenze previste prima del Covid19, secondo due scenari elaborati dagli analisti di Cerved, uno dei principali operatori italiani nella gestione del rischio di credito. Il nuovo Cerved Industry Forecast, che analizza gli impatti dell’epidemia sull’economia italiana dopo due mesi di lockdown attraverso l’analisi di circa 1600 i segmenti di business analizzati, conferma la crescita di e-commerce, supermercati, strumenti e prodotti per la lotta alla pandemia.
L’analisi
Si stima una perdita compresa tra -12,7% e -18% tra 2020 e 2019. Nel 2021 è previsto un rimbalzo dell’economia, che comunque non permetterebbe di tornare ai livelli pre-crisi, con i ricavi che rimarrebbero tra il 2,9% e il 4,3% al di sotto di quelli del 2019. Sono dunque peggiorative rispetto ai dati forniti a marzo le prospettive aggiornate elaborate da Cerved sull’impatto che l’emergenza Covid19 avrà sul tessuto produttivo italiano.
L’ipotesi “migliore” è passata da un calo del fatturato del 7,4% a -12,7% (348 miliardi in meno invece di 220). Il rimbalzo attualmente stimato nel 2021 non permette più di tornare oltre i livelli del 2019 (-2,9%, contro il +1,5% delle precedenti previsioni), mentre lo scenario più pessimistico è sostanzialmente in linea con le proiezioni di marzo (-18% contro -17,8%). Questi andamenti implicano cadute del Pil comprese tra -8,2% e -12% nel 2020.
I settori
Dal punto di vista dei macro-settori, il confronto tra 2021 e 2019 vede nello scenario soft il crollo del fatturato dei mezzi di trasporto (-7,6%), della logistica e trasporti (-6,4%) e dei servizi non finanziari (-6%), in forte contrasto con il +6,1% messo a segno da chimica e farmaceutica (ma anche aziende agricole, largo consumo ed elettronica e informatica chiudono in pari o in leggera crescita, a fronte a un calo di media del 2,9%). Nello scenario hard, la diminuzione di fatturato arriva in media a -4,3%, con performance ancora peggiori per i settori più colpiti, mentre chimica e farmaceutica salgono a +7%.
Nel dettaglio, tra i settori per cui si prevede per il 2020 il maggior calo di fatturato rispetto al 2019 si trovano, nello scenario soft, attività di proiezione cinematografica (-65%), trasporto aereo di passeggeri (-50,8%), agenzie viaggi, tour operator e alberghi (-43% circa), organizzazione di fiere e convegni (-40%) e ristorazione (-33,8%), a fronte del +35% del commercio online, +16,8% della fabbricazione di respiratori artificiali, +10,7% di supermercati e discount, +9,7% della produzione di casse funebri. Dati che nello scenario hard peggiorano ancora, persino del 10-15% per i settori più in crisi, così come migliorano, ma non sempre e non oltre il 5%, per i business che invece hanno tratto vantaggio dalla diffusione del Covid-19.