In ING si lavora da… dove si vuole

di ilaria iaquinta

Lavorare da casa o dall’ufficio? Non fa nessuna differenza in ING. Nemmeno se lo si fa tutti i giorni o solo ogni tanto. Si può scegliere di rimanere una settimana intera e alternare giornate in ufficio e da remoto quella successiva. Si può andare in banca solo un giorno al mese per un incontro importante o, se lo si preferisce, anche tutti i giorni.

La filiale italiana del gruppo olandese ha appena lanciato un nuovo modello di lavoro – chiamato smart working a super flessibilità – che consente ai dipendenti di decidere in autonomia da dove lavorare, a patto di accordarsi col proprio responsabile.

Questo modus operandi – per cui l’Italia farà da pilota – sarà valido fino a fine 2020 e, se funzionerà e riscuoterà successo tra i lavoratori, anche in futuro.

L’introduzione del lavoro agile era già in previsione in ING Italia, ma la scelta di optare per un modello personalizzabile segue l’esperienza positiva degli ultimi mesi di lavoro da remoto e le richieste dei dipendenti. In una survey interna, infatti, il 90% dello staff ha affermato di sentirsi “pronto per lavorare in smart working a super flessibilità”, il 55% di “essere più produttivo lavorando da casa” e il 72% di “conciliare meglio vita privata e lavoro”.

«Crediamo che solo chi ha una vita felice possa dare un contributo professionale efficace. Lo smart working a super-flessibilità è un ulteriore passo per garantire ai nostri colleghi un maggior equilibrio vita privata-lavoro, a beneficio della produttività e del benessere aziendale», spiega Silvia Cassano (nella foto) head of HR di ING in Italia. MAG l’ha intervistata per farsi raccontare più da vicino l’iniziativa. Ecco cosa ci ha detto:

Quale risposta prevedete per lo smart working a super flessibilità in banca?

Al momento circa il 20% dei colleghi sta lavorando in sede, ma un numero sempre crescente di persone ci dice che avrebbero piacere di entrare in ufficio. Ci aspettiamo quindi che ci assesteremo alla fine a una proporzione 50-50. 

Quali sono le funzioni che possono adattarsi di più al lavoro smart?

Più dell’80% dei colleghi lavora in smart working senza criticità. L’unica area che a oggi ha maggiori limiti è quella delle filiali, che lavora a contatto con la clientela, ma anche per questa stiamo lavorando per capire quali attività possono essere svolte da casa. Al contrario, ci sono aree alle quali la super flessibilità si presta perfettamente.

L’area legale è una di queste?

Decisamente sì, l’area legale, così come quelle di governance e di supporto, svolge un’attività che alterna una spiccata connotazione di analisi ad attività di relazione col cliente interno. Dunque sì, si presta allo smart working flessibile: se una persona ha bisogno di concentrarsi può decidere di lavorare da casa e quando invece deve incontrare i propri clienti può venire in ufficio.

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Gennaro Di Vittorio

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