Imprese: poco meno di un anno per tornare ai livelli pre-crisi

La maggioranza delle imprese ha subito una riduzione del fatturato a causa della pandemia, ma pensa che riuscirà a riportare le attività ai livelli pre-crisi in poco meno di un anno. Il 3% delle imprese invece pensa che non tornerà più ai livelli di fatturato di prima.

A rilevarlo è l’indagine di Banca d’Italia, che ha intervistato tra il 25 maggio e il 17 giugno 2020 le aziende italiane con almeno 50 dipendenti.

Non sono buone le attese delle imprese sull’economia generale. I giudizi sulla situazione economica nel secondo trimestre del 2020 «sono peggiorati rispetto alla precedente indagine condotta in marzo».

I giudizi sulle condizioni di accesso al credito sono lievemente peggiorati rispetto al trimestre precedente. Circa metà delle imprese ha avanzato richiesta di liquidità nel quadro delle misure di supporto introdotte dai recenti decreti governativi, riuscendo ad accedervi in forma totale o parziale nel 70% dei casi.

Le condizioni per investire sono valutate in peggioramento. Le previsioni delle aziende sulla spesa per investimenti prefigurano una ulteriore riduzione dell’accumulazione nel secondo semestre: il saldo tra le attese di aumento e di diminuzione è negativo in tutti i settori (-12 punti percentuali, nel complesso dell’economia). Il saldo negativo è più ampio nell’industria in senso stretto (-19 punti) e modesto nelle costruzioni (-1,5 punti, concentrato al Sud).

Durante i mesi di restrizioni la maggioranza delle imprese ha fatto ricorso alla modalità di smart-working (nel 72%), ha utilizzato la Cig (o forme di integrazione salariale simili; 71%). Una quota minore di imprese ha introdotto altre politiche di riduzione temporanea dei costi del lavoro o di riduzione dell’orario di lavoro.

Le attese sull’inflazione al consumo sono lievemente diminuite su tutti gli orizzonti temporali. I prezzi di vendita praticati dalle imprese hanno ulteriormente rallentato rispetto al trimestre precedente e le attese per i prossimi 12 mesi ne prefigurano incrementi molto modesti.

Gennaro Di Vittorio

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