Imprese, è boom per il mercato della data integration

Secondo Global Industry Analysts, il mercato globale della data integration, sempre più necessario per assimilare, mappare, spostare e trasformare una mole sempre più grandi di dati, crescerà a livello esponenziale: +137% entro il 2027, passando da 8,1 a 19,2 miliardi di dollari di valore, con tasso annuo di crescita composto del 13%. Complici lo sviluppo e la diffusione di molteplici tecnologie, dagli smart device alle applicazioni software, dagli e-commerce fino all’utilizzo di piattaforme di Cloud computing, gli strumenti per l’integrazione dei dati sono quindi sempre più richiesti dalle organizzazioni.

Un mercato in forte crescita che ha portato aziende italiane e internazionali a investire sempre di più nella ricerca di tecnologie avanzate efficienti ed efficaci all’integrazione dei dati, strumento indispensabile per migliorare i processi operativi e decisionali e aumentare il margine competitivo. A testimoniare la necessità delle aziende di ricorrere a strumenti di Data Integration è il rapporto sui Big Data pubblicato da Agcom, Antitrust e Garante della Privacy che ha svelato come entro il 2025 l’aumento esponenziale dei dati nel mondo arriverà a raggiungere un volume complessivo di 163 zettabyte, cioè 163 trilioni di gigabyte. Inoltre, secondo un’altra ricerca condotta da Gartner, entro quest’anno i dispositivi connessi a qualsiasi tipo di tecnologia saranno circa 20.6 miliardi a livello globale.

Una crescita quella del mercato della Data Integration dimostrata anche in Italia, come il caso di Primeur, multinazionale specializzata nell’integrazione di dati che nel 2019 ha raggiunto un fatturato di 20 milioni, con un aumento del 15% rispetto al 2015. “La Data Integration è troppo spesso sottovalutata, poiché è culturalmente diffuso il pensiero che il valore risieda nelle applicazioni, nei sistemi informatici, prima ancora che nei dati”, commenta Stefano Musso, CEO di Primeur

Gennaro Di Vittorio

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