Il mercato secondo Vodafone

Un legale DI azienda, non un legale IN azienda. È questo il ruolo di un avvocato che lavora per una telco secondo Antonio Corda, direttore affari legali di Vodafone Italia. In un contesto caratterizzato da forte competizione e grandi cambiamenti, quale quello delle telecomunicazioni, l’unica strada percorribile è quella che segue il business e ne anticipa le evoluzioni.

Evoluzioni interne, che richiedono un adeguamento costante di prodotti e servizi per il cliente così da evitare l’obsolescenza e tenere il passo della tecnologia. Ed evoluzioni esterne, legate al mercato e alla moltiplicazione dei player all’interno dello stesso.

Per rimanere competitivi e mantenere un ruolo da protagonisti «bisogna essere capaci di pensare in modo nuovo. In qualunque azienda e industria si è abituati a ragionare in modo verticale per cui si agisce su settori specifici. Oggi questo non è più possibile», spiega Corda a MAG. Le aziende stesse fanno fatica a darsi una definizione. Chi operava in un mercato ha iniziato a introdursi anche in altri, non necessariamente vicini, e ad allargare la propria offerta. La chiave sta nel «guardare le cose in modo orizzontale».

Alla complessità e al dinamismo generalizzato che caratterizza il mercato, nel nostro Paese si aggiunge un processo di consolidamento, innescato dalla fusione tra Wind e Tre e dall’arrivo, atteso entro fine anno, di un nuovo operatore: Iliad. Un ingresso che, secondo Corda, cambierà in maniera significativa le dinamiche competitive tra i vari attori, oltre che le logiche dei prezzi.

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Gennaro Di Vittorio

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