Ies, Google con Capparelli ne discuterà alla Corte di giustizia europea

Importante sviluppo nel contenzioso che oppone Google all’Autorità di regolazione italiana per il settore delle telecomunicazioni (Agcom). Il Tar del Lazio ha disposto di sospendere il giudizio e inviare gli atti alla Corte di giustizia europea per sapere se l'”Informativa economica di sistema” (o Ies, la dichiarazione che obbliga gli operatori dei media a comunicare tra l’altro i dati economici sull’attività svolta) sia da estendere anche alle concessionarie di pubblicità attive sul web e alle società che abbiano sede all’estero.

Google Ireland Limited e Google Italy, rappresentate dalla legal director Emea Marilù Capparelli (nella foto) e dallo Studio legale Cleary Gottlieb con il senior partner Mario Siragusa, il senior attorney Saverio Valentino e l’associate Federico Marini Balestra, come da conto il Tar nella sua ordinanza, ritengono che la Ies riguarderebbe esclusivamente gli operatori dei settori dell’editoria e della radiodiffusione sonora e televisiva, e non Google Italy, controllata italiana del gruppo Google, nè Google Ireland, entrambe non attive nel settore editoriale o in quello radiotelevisivo.

Il Tar ha stabilito che ai fini della decisione del ricorso è necessario “adire in via pregiudiziale la Corte di Giustizia al fine di conoscere se, alla stregua di una corretta interpretazione dell’art 56 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue), la richiesta dell’Autorità di regolazione italiana per il settore delle telecomunicazioni di fornire una complessa ‘informativa economica di sistema’ sulle attività economiche svolte nei confronti dei consumatori italiani, ecceda o meno le finalità dichiaratamente perseguite dall’Amministrazione nazionale, e quindi possa o meno costituire una misura restrittiva della libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione europea”.

 

 

 

 

Gennaro Di Vittorio

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