I legali dietro al collocamento del green bond da 500 milioni di Cdp
Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha collocato il suo secondo green bond, per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro e scadenza a 8 anni. In qualità di joint lead manager e joint bookrunner dell’operazione, sono stati coinvolti Banca Akros, BofA Securities, BNP Paribas, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Santander Corporate & Investment Banking e Unicredit.
L’operazione ha suscitato un forte interesse da parte del mercato, con ordini che hanno raggiunto quasi i 2,5 miliardi di euro e la partecipazione di oltre 100 investitori, e rappresenta un passaggio significativo per Cdp nella promozione dell’innovazione tecnologica: si farà ricorso alla tecnologia blockchain per tokenizzare il processo di rendicontazione, in aggiunta a quella tradizionale. I fondi raccolti saranno destinati a iniziative con impatti ambientali positivi, tra cui investimenti infrastrutturali nei settori delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile, oltre a interventi a favore di imprese finalizzati all’efficientamento energetico e alla promozione dell’economia circolare.
Gli aspetti legali sono stati curati dalla direzione legale di Cdp, guidata da Alessandro Tonetti (in foto), vice direttore generale e direttore affari legali, societari e normativi. In particolare, il team legale interno è stato coordinato da Maurizio Dainelli, responsabile legale partecipazioni e finanza, e da Alessandro Laurito, responsabile legale finanza, e composto da Stefania Roma, Nicolò Santoro e Lorenzo Cimarra.