I legali di Unicredit nell’offerta di scambio volontaria per Banco BPM

Anche il team legale interno di Unicredit è stato attivo nel lancio dell’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM reso noto la mattina del 25 novembre. In particolare, ha curato i profili giuridici dell’operazione una squadra composta da Rita Izzo (in foto), head of group legal ad interim di Unicredit, insieme a Niccolò Fibbi, head of corporate governance team, Roberto Tazzioli, head of group corporate affairs and transactions, e Fabio Saccone, first vice president legal

La consulenza esterna

Il team legale di Unicredit si è avvalso del supporto degli avvocati Roberto Cappelli e Michele Crisostomo dello studio CCRD.

I dettagli dell’operazione

L’offerta resta condizionata all’ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari e alle condizioni indicate nell’odierna comunicazione, che saranno ulteriormente precisate nel documento di offerta. Il rapporto di concambio è stato fissato a 0,175 azioni di nuova emissione di Unicredit per ogni azione esistente di Banco BPM, che comporta un prezzo implicito di offerta pari a €6,657 per azione, e un premio pari a circa 0,5% rispetto ai prezzi ufficiali del 22 novembre 2024 . Questo rappresenta un premio di circa 15% rispetto al prezzo undisturbed del 6 novembre 2024 (circa 20% se aggiustato per gli acconti sul dividendo già distribuiti a novembre da entrambe le banche), prima dell’annuncio dell’offerta di acquisto di Anima.

L’offerta mira a rafforzare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, uno dei mercati principali del Gruppo, creando una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente, in grado di generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia. La natura complementare delle attività sia in termini di aree geografiche che di segmenti di clientela, unita alla dimostrata capacità di esecuzione di UniCredit, fanno sì che il Consiglio di Amministrazione ritenga che l’operazione rappresenti un rischio di esecuzione gestibile. Si prevede che l’esecuzione dell’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi. UniCredit ha una solida esperienza in acquisizioni integrate con successo, con le competenze e le conoscenze gestionali necessarie per eseguirle in modo efficiente.

Se completata, la transazione consentirà a UniCredit di accelerare ulteriormente la realizzazione di una crescita di qualità, sostenibile e di lungo termine. Rafforzerà sostanzialmente la sua posizione in Italia assicurando allo stesso tempo gli investimenti per la clientela, nei canali di distribuzione e nella tecnologia di Banco BPM. Il vantaggio di una combinazione è evidente da un punto di vista geografico, in quanto rafforzerebbe la presenza di UniCredit nel suo principale mercato domestico, che rappresenterebbe circa il 50% dell’utile netto combinato del Gruppo. Per i clienti, la combinazione garentirebbe fabbriche prodotto rafforzate, altamente complementari e al servizio di entrambe le entità, canali di distribuzione più efficaciemente integrati e un’organizzazione più efficiente a supporto. UniCredit riconosce che Banco BPM ha conseguito una distintiva e solida performance operativa. Questo primato non solo sarà mantenuto, ma sarà ulteriormente rafforzato in maniera significativa nel Gruppo combinato, supportato da una migliore efficienza, maggiori investimenti, una copertura dei rischi più conservativa e una posizione più forte di capitale.

La redditività del gruppo combinato beneficerà di sinergie di costo al lordo delle imposte stimate in circa 900 milioni di euro all’anno a regime (pari a circa il 14% della base di costo italiana del gruppo combinato al 2023), da realizzare attraverso misure volte a migliorare la redditività del gruppo combinato, efficienza operativa, anche attraverso programmi di formazione e riqualificazione. Ciò si aggiunge alle sinergie di ricavo al lordo delle imposte stimate in circa 300 milioni di euro all’anno, da ottenere rafforzando l’offerta di prodotti e servizi, integrando pienamente le fabbriche prodotto di Banco BPM e migliorando la tecnologia. Nell’ambito dell’operazione, il Gruppo prevede attualmente oneri di integrazione per circa 2,0 miliardi di euro al lordo delle imposte da sostenere nel corso del primo anno, e rettifiche su crediti aggiuntive per circa 0,8 miliardi di euro al lordo delle imposte, che consentiranno un miglioramento del rapporto di copertura dei crediti deteriorati e delle esposizioni in bonis di Banco BPM.

UniCredit prende atto dell’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding recentemente annunciata da Banco BPM Vita, di concerto con Banco BPM. L’offerta pubblica di scambio volontaria è autonoma e indipendente dall’investimento effettuato da UniCredit nel capitale sociale di Commerzbank.

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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