Goldman Sachs AM aggiorna le policy di proxy voting per rafforzare la diversità nei cda delle quotate

Goldman Sachs Asset Management ha aggiornato le policy per il proxy voting, con l’obiettivo di incrementare la diversity nei consigli di amministrazione (cda) delle società quotate.

A partire da marzo 2022 Goldman Sachs Asset Management richiederà che le società dell’S&P 500 e del FTSE 100 abbiano almeno un consigliere appartenente a una minoranza etnica sottorappresentata all’interno del board. A seguito dell’aggiornamento delle policy, inoltre, alle società quotate di tutto il mondo verrà richiesto di avere almeno due consiglieri donna, a meno che il board sia composto da meno di dieci consiglieri o che a livello locale non siano già previsti standard più elevati. Goldman Sachs Asset Management si esprimerà contro i membri dei comitati di nomina che non rispettano queste richieste e, negli Stati Uniti, continuerà a votare a contro le proposte dei consigli di amministrazione privi di rappresentanza femminile.

Goldman Sachs Asset Management utilizza il proxy voting per influenzare il comportamento delle aziende in cui investe per conto dei clienti. Le policy di proxy voting rafforzano l’impegno volto a rendere la diversity un tema centrale negli standard di investimento degli asset dei clienti. 

«Il nostro approccio alla stewardship si basa sull’attenzione di Goldman Sachs al progresso negli ambiti della sostenibilità e della crescita inclusiva. Questi recenti miglioramenti alla nostra policy di voto confermano che Goldman Sachs Asset Management è in prima linea nella promozione di una maggiore diversità e inclusione nei consigli di amministrazione di tutto il mondo», ha affermato Heather Miner, chief operating officer di Goldman Sachs Asset Management.

«La diversità all’interno dei consigli di amministrazione è un’importante fonte di diverse thinking ai livelli più alti di ogni azienda ed è un driver essenziale per la performance delle società. Abbiamo continuato ad aumentare le nostre aspettative in tema di diversità nei consigli di amministrazione, man mano che aumenta la richiesta di requisiti sempre più stringenti», ha dichiarato Katie Koch, co-head della divisione Fundamental Equity di Goldman Sachs Asset Management.

«Le nostre policy di proxy voting ci permettono di creare un framework più solido per le società in cui investiamo per conto dei nostri clienti. Riteniamo che le attività di proxy voting e di engagement relative alla diversità e ad altri temi siano una parte fondamentale del nostro ruolo di steward a favore dei capitali dei nostri clienti», ha aggiunto Catherine Winner, head of stewardship di Goldman Sachs Asset Managemen.

Goldman Sachs Asset Management continuerà inoltre a confrontarsi direttamente con le società in portafoglio per quanto riguarda la diversity a tutti i livelli delle organizzazioni, incoraggiandole inoltre a divulgare informazioni sulla diversità della forza lavoro in termini di sesso, razza ed etnia, ove possibile. 

Il rafforzamento dei requisiti di diversità si coniuga con gli sforzi di engagement sempre più intensi implementati dal team di stewarship di Goldman Sachs Asset Management al fine di incoraggiare un comportamento aziendale sostenibile e inclusivo, in grado di generare una solida performance per gli azionisti.

ilaria.iaquinta@lcpublishinggroup.it

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