GlaxoSmithKline, chiusi con successo tre procedimenti giudiziari

Sono state pubblicate in rapida successione tre decisioni che hanno definito altrettanti procedimenti giudiziari nei quali De Berti Jacchia – con il coordinamento dell’avvocato Andrea de Min (nella foto) Legal Director di GlaxoSmithKline e con il partner David Maria Santoro – ha assistito con successo GlaxoSmithKline e altre società collegate dell’omonimo gruppo farmaceutico anglosassone, ritenute responsabili di danni – patrimoniali e non – legati all’impiego di propri prodotti.

Di maggior rilievo la vicenda trattata davanti al Tribunale di Vibo Valentia, dove un’importante richiesta risarcitoria  ha riguardato il farmaco “Requip”, della classe dei dopamino-agonisti, impiegato per il trattamento della sindrome di Parkinson e ritenuto portatore di effetti indesiderati gravi: il Tribunale, con sentenza del 21 gennaio 2021, ha rigettato la domanda di risarcimento, legata alla tesi della difettosità o comunque pericolosità del farmaco perché corredato da informazioni definite incomplete, ed ha condiviso le tesi difensive della parte convenuta secondo cui l’istruttoria non poteva consentire di dire raggiunta, nemmeno presuntivamente, la prova della patologia come pure del presunto nesso causale con l’assunzione del farmaco, escludendo per tali ragioni l’opportunità di dare corso a indagini specifiche attraverso consulenti medico-legali.

La decisione del Tribunale di Vibo Valentia suggella, concludendola, una serie di vicende giudiziarie analoghe, promosse tra il 2009 ed il 2012 a carico di GlaxoSmithKline in Italia con riguardo al farmaco Requip, tutte approdate a un esito favorevole alla casa farmaceutica, e si accosta temporalmente (seppur casualmente) alla vittoria di GlaxoSmithKline in altri due delicati procedimenti giudiziari, promossi davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e davanti al Tribunale di Torre Annunziata per il risarcimento danni da reazioni avverse ricondotte, rispettivamente, alla somministrazione di un vaccino antinfluenzale e del vaccino esavalente.

Gennaro Di Vittorio

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