Generali e Cattolica avviano partnership strategica

Generali è pronta a diventare azionista rilevante con il 24,4% di Cattolica attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per 300 milioni di euro condizionato alla trasformazione di Cattolica in società per azioni.

Il team legale

Gli aspetti legali dell’operazione sono stati seguiti per Generali da un team guidato dal general counsel di gruppo Antonio Cangeri (nella foto) e dalla general counsel di Generali Italia Cristina Rustignoli (nella foto a sinistra). Generali è stata affiancata anche dallo studio Gianni Origoni Grippo & Partners e dallo studio Tremonti & Associati. Mario Cera è l’advisor legale di Cattolica.

L’operazione

L’ingresso di Generali nel capitale di Cattolica si accompagna a una partnership industriale in quattro ambiti: asset management, internet of things, salute e riassicurazione.

L’aumento di capitale riservato a Generali prevede l’emissione di 54,054 milioni di azioni di Cattolica a un prezzo pari a 5,55 euro l’una.

Cattolica prevede di deliberare un aumento di capitale non riservato per massimi 200 milioni, da effettuarsi successivamente, al fine di completare il rafforzamento patrimoniale richiesto dall’Ivass. Due giorni fa, la compagna veneta aveva risposto ad alcune richieste di Consob proprio in relazione al rafforzamento patrimoniale richiesto dall’autorità di vigilanza delle assicurazioni, anticipando che erano in corso negoziati con potenziali anchor investor.

Entro il 15 luglio il cda di Cattolica approverà le due tranche di aumento di capitale. Entro il 31 luglio verrà convocata l’assemblea dei soci per trasformare la compagnia in Spa e modificare lo statuto.

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Gennaro Di Vittorio

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