Diversità di genere: è donna solo il 17% dei dirigenti
Lo studio, realizzato da EY in collaborazione con Aicas (Associazione Italiana Consiglieri di amministrazione e Sindaci), si basa su dati raccolti nel 2018 e su un campione di 34 realtà industriali e istituzioni finanziarie, che impiegano complessivamente più di mezzo milione di dipendenti.
Secondo la ricerca “Diversità di genere nel mondo aziendale. Tra gender pay gap e valorizzazione del talento femminile” le donne italiane occupano il 42% delle posizioni ma faticano a raggiungere ruoli di responsabilità. Tra i quadri infatti figurano solo il 32% delle professioniste percentuale che quasi si dimezza (17%) per i dirigenti.
Solo l’11% delle aziende analizzate, e addirittura lo 0% in media nel settore finanziario, vede una donna rivestire ruoli apicali di business. Le aree in cui si registrano più donne dirigenti al vertice sono: il marketing (43%); il legale (41%), i controlli interni (33%) e le risorse umane (31%). Il genere femminile è invece quasi del tutto assente agli apici dei settori del business development, dell’IT, dell’operations e dell’area finanziaria.
Lo studio rivela, inoltre, che la presenza femminile nei consigli d’amministrazione è cresciuta negli ultimi anni raggiungendo il 36% (il 33% nei collegi cindacali), sostenuta dalla Legge Golfo-Mosca che ha imposto le quote di genere nei cda delle società quotate e partecipate. Però solo il 13% dei casi la posizione di presidente del cda è occupata da una donna ma in nessuna delle imprese analizzate riveste il ruolo di amministratore delegato.
Per quanto riguarda la parità salariale tra uomini e donne, dal report emerge che il pay gap ha dimensioni contenute per impiegati (-7%) e quadri (-6%), nettamente maggiore è invece la forbice per il ruolo da dirigente (-14%).